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Taglio dei termosifoni, Il piano segreto di Cingolani. Ecco cosa contiene

Pubblicato il 01/09/2022 13:21

Termosifoni abbassati di un grado e accesi un’ora in meno ogni giorno, tanto negli uffici pubblici quanto nelle abitazioni private. Questo il piano che il titolare della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha presentato agli altri ministri del governo Draghi, un testo che al momento non è ancora stato reso pubblico e del quale sono state riportate però alcune anticipazioni dall’Adnkronos. La stretta dovrebbe partire nel giro di un mese e modificare le abitudini di tutti, così da permettere di risparmiare energia.

Secondo l’Adnkronos, il piano di risparmio del gas presentato dal ministro prevederebbe “l’abbassamento da 20 a 19 gradi della temperatura dei termosifoni. Riguarderà sia gli edifici privati con riscaldamento centralizzato che quelli pubblici. Inoltre, la stretta coinvolgerà anche l’orario: il riscaldamento rimarrà acceso un’ora in meno, la sera, rispetto al passato”. Nel corso dell’informativa il ministro non avrebbe fatto accenno a eventuali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico né tantomeno a interventi sull’illuminazione delle vetrine dei negozi.

In questi giorni si è parlato anche della scuola e della possibilità di chiudere il sabato (o fare ricorso alla dad) o accorpare orari per ridurre i consumi energetici. Al momento, secondo il Fatto Quotidiano, queste proposte sarebbero però state bocciate totalmente in Consiglio dei ministri “Le scuole non si toccano, questo è emerso con chiarezza”.

Al momento, invece, il Consiglio dei ministri non avrebbe esaminato nessun decreto anti–rincari: l’idea sarebbe quella di portare il nuovo intervento contro il caro bollette in cdm la prossima settimana. L’Europa, nel frattempo, ha lanciato un altro avvertimento: “La situazione rimane piuttosto critica. C’è il rischio di interruzioni, che è molto forte, poiché già metà dei nostri Stati membri è interessata in tutto o in parte da interruzioni. E di conseguenza, 13 Stati membri sono stati parzialmente o completamente tagliati fuori dal gas russo”.

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