Da quando è esploso il conflitto in Ucraina, il mondo occidentale non ha fatto altro che inanellare errori su errori, senza mai fermarsi a ragionare davvero sulle conseguenze delle proprie azioni. A dirlo è Maria Giovanna Maglie, che durante l’ultima puntata del programma Controcorrente, condotto da Veronica Gentili su Rete 4, ha elencato gli abbagli presi dall’Italia e dagli altri Paesi europei nella gestione del conflitto, in corso ormai da oltre 100 giorni.
“Noi abbiamo sbagliato e continuiamo a sbagliare tutto di questa guerra – ha spiegato Maglie – Pensavamo che non ci sarebbe stata l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin. Poi è avvenuta e bastava avere occhi un po’ più attenti per sapere che ci sarebbe stata”. Fin dall’inizio del conflitto, dunque, abbiamo sottovalutato quello che stava accadendo, non rendendoci conto delle reali intenzioni della Russia.
Altra previsione sballata quella che la guerra “sarebbe durata poco”, ma anche quella che vedeva il presidente Volodymyr Zelensky sicuro fuggiasco con i carri armati sul territorio ucraino. “Anche questo era ampiamente prevedibile” ha detto la giornalista, che ha indicato Papa Francesco come una delle poche voci equilibrate in questo conflitto.
“Quello che ha detto il Papa è giusto, ha parlato di un negoziato serio. Qualcuno di voi è in grado di affermare che finora ci sia stata qualche personaggio, qualche attore di questa vicenda che abbia avviato un negoziato serio, quelli in cui ci si sporcano le mani?” ha concluso Maglie. Una domanda caduta nel vuoto.
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