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“Str***o”, “Mi hai solo usato”, “Topo”: scoppia la rissa tra Sgarbi e Morgan. Cosa è successo

Pubblicato il 15/01/2023 12:43

Uno scambio durissimo tra Vittorio Sgarbi e Morgan è stato ripreso e rilanciato dal sito www.mowmag.it. I due ci sono andati giù pesantemente scambiandosi messaggi su Whatsapp. Il contenuto della chat tra il sottosegretario alla Cultura e il musicista milanese leader dei Bluvertigo, lascia senza parole, quelle che pesantemente vengono usate per attaccarsi. “Tutto – scrive il sito – sembra nascere dal mancato sostegno da parte del critico d’arte sul caso Tenco”. Cosa significa caso Tenco lo spiega sempre il sito: Marco Castoldi, il vero nome all’anagrafe di Morgan, sarebbe rimasto deluso dal mancato supporto di Sgarbi nella sua battaglia per dare maggior risalto al patrimonio artistico del grande Luigi Tenco. (Continua dopo la foto)

A quel punto, sono volati gli insulti: “Non hai un cuore”. “Sei un topo”. “Tu uno str***o, mi hai solo usato”. “È merito mio se sei sottosegretario”. Mowmag sospetta che “forse c’è anche la mancata nomina di Morgan a un ruolo a lungo promesso legato al ministero”.

Nella chat pochi gli hanno dato man forte e così, sottolinea Mowmag, Morgan “ha iniziato a buttare fuori tutti coloro che non partecipavano alla discussione”. A quel punto lo stesso Sgarbi prima “ha estromesso lo stesso cantautore dal gruppo e nel mentre lo stesso si è sfogato in un’altra chat che riunisce diversi artisti e personaggi (compreso Sgarbi) e che si chiama Ministero della Cultura”. Tra i primi messaggi di Morgan, riferendosi a Sgarbi senza nominarlo: “Chi mi ha pugnalato da me è sempre stato difeso, lo ha fatto perché, sostiene, io ho sporcato in casa sua, eliminando suoi amici, e aggiunge che sono uno stupido perché vado a cercare supporto da una massa di disperati, che invece lui conosce personalmente”. Ma non finisce qui, lo scambio continua così: “Non vi fotte proprio un caz***o. Vivete come cento anni fa, convinti di essere moderni, ma siete nel Medioevo, ancora non vi siete accorti dell’invenzione del biciclo. Indignazione solenne per il vuoto culturale che state rappresentando. Sordi. Ciechi. Muti. Morti. Vuoti. Speriamo che l’intelligenza artificiale si sbrighi a produrre androidi, saranno sicuramente più passionali di voi”. E per concludere: “Basta. È uno str***o, un mostro. Alcuni di voi hanno gli screenshot della discussione tra me e Sgarbi. Giudicate voi, io stacco e me ne fotto, chiudo tutto, siete (quasi) tutti delle mer***e umane. Affan***o miserabili”. Gran finale: “Vado a bere del vomito di cane in lattina per provare una sensazione più gradevole delle parole di Sgarbi. Una persona che dice cose così cattive mi fa paura. Gli ho detto che è stato sleale e mi ha risposto che io sono un topo che con i suoi amici mi deride e che non si è mai illuso che io fossi meritevole. Non è un’amicizia, è una mia illusione, ma lui non mi è amico. Mi ha sempre solo usato”.