Niente vaccino per i giovani. A deciderlo è stata l’agenzia svedese per la sanità pubblica, che ha sospeso la somministrazione del farmaco anti-Covid Moderna per tutti i cittadini nati nel 1991 e negli anni seguenti. Il motivo? Le troppe incertezze relative alla possibilità di effetti collaterali gravi, come la miocardite. Eventi considerati “rari” ma che hanno comunque spinto alla prudenza.
In una nota delle autorità sanitarie svedesi, riportata dall’Adnkronos, si specifica come “sono in aumento le segnalazioni degli effetti collaterali come miocardite e pericardite. Tuttavia il rischio di essere colpiti da questi effetti collaterali è molto basso”. L’agenzia sanitaria ha affermato di aver raccomandato invece la somministrazione del vaccino Comirnaty di Pfizer/BioNtech.
Come accaduto in Italia in occasione del caos che aveva accompagnato il lancio degli open day AstraZeneca, le persone nate nel 1991 o successivamente che hanno già ricevuto una prima dose di Moderna, circa 81mila persone, riceveranno la seconda dose di un vaccino diverso. All’inizio della settimana l’agenzia sanitaria svedese ha spiegato che le persone di età compresa tra i 12 e i 15 anni riceveranno solo il vaccino Pfizer/BioNtech.
Una decisione simile è stata presa anche dalla Danimarca, che ha deciso lo stop per il vaccino Moderna per tutte le persone al di sotto dei 18 anni. Anche in questo caso, la scelta è legata ai rapporti relativi a possibili rari effetti avversi, come le miocarditi. Svezia e Danimarca, dunque, hanno deciso di tirare il freno, anteponendo la salute dei cittadini alla sfrenata corsa alla somministrazione. Mentre in Italia, Draghi e i suoi ministri fingono di non vedere.
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