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Soros benedice le Sardine e si schiera con loro: “Vinceranno”. Ora è tutto più chiaro

Pubblicato il 24/01/2020 12:49

Ed ecco qua che ora a fianco delle Sardine si schiera ufficialmente anche il finanziere George Soros, fondatore dell’Open Society Foundations. Per capire cosa siano le Sardine e chi c’è dietro, serviva solo questa conferma, che puntualmente è arrivata. Il magnate 89enne, partecipando alla consueta cena a margine del World Economic Forum a Davos, ha fatto sapere che “le sardine sono più degli squali e sono destinate a vincere”. L’anziano finanziere, promotore della “società aperta”, è giunto a questa conclusione quando ha saputo “di questo movimento spontaneo di giovani che si sono rivoltati contro Matteo Salvini” definito da George Soros “un potenziale dittatore italiano”.

Questo, riporta l’agenzia Agi, “mi porta a concludere che oggi i giovani possono aver trovato un modo di confrontarsi con la dittatura nazionalista”. Al World Economic Forum di Davos, dove ogni anno si riuniscono ogni anno le élite globali, Soros non ha parlato solo di Sardine e di Salvini, ma si è scagliato anche contro il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e contro la Cina. Secondo il finanziere, sponsor e finanziatore del Partito democratico americano, il presidente cinese Xi Jinping “sta cercando di sfruttare le debolezze di Trump” e cerca di usare “l’intelligenza artificiale per avere il controllo totale della sua gente”.

Secondo il fondatore dell’Open Society Foundations, Donald Trump “è un truffatore e un narcisista, uno che vuole che il mondo ruoti attorno a lui”. Ha poi aggiunto: “Quando la sua fantasia di diventare presidente è diventata realtà, questo ha trasformato il suo narcisismo in una malattia maligna”. E sul processo di impeachment: “Al Senato sembra essere una formalità” ha sottolineato, osservando che i repubblicani sembrano essere compatti nel sostenere il Presidente Donald Trump e difficilmente voteranno per rimuoverlo dalla carica. Soros, che nel 2016 aveva investito diversi milioni di dollari a sostegno di Hillary Clinton, è sceso nuovamente in campo a favore del Partito democratico.

Negli Stati Uniti il Pac – acronimo di Political action committee – è un comitato che raccoglie fondi per effettuare donazioni a sostegno dei candidati alle elezioni. I Pac più importanti sono quelli creati per sostenere il candidato presidente degli Stati Uniti. Soros ha investito 5,1 milioni di dollari nel nel Democracy Pac, secondo i documenti depositati presso la Commissione elettorale federale, ed è la megadonazione più significativa fatta fino ad oggi. Per il finanziere, le elezioni presidenziali del 2020 sono fondamentali e determineranno “il destino del mondo”. Che finché parla degli Usa, poco ci importa. Ma ora deve mettere di nuovo lo zampino in Italia, ovviamente schierandosi con il “puro” movimento delle Sardine.

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