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“Sono inutili”. Dopo due anni di imposizioni Pregliasco smentisce tutti e sugli insegnanti…

Pubblicato il 13/04/2022 09:12

Si discute da settimane sulla possibilità, con l’arrivo della bella stagione, di dire definitivamente addio alle mascherine anche al chiuso, vista la minore preoccupazione che destano le attuali varianti del Covid. Un tema sul quale scienza e politica restano divise e sul quale è intervenuto in maniera molto chiara il virologo Andrea Crisanti, spiegando: “La mascherina? Si tratta di una misura inutile per arginare i contagi. L’impatto è trascurabile anche a scuola, dove però tutelano i fragili”. Il ministro della Salute Roberto Speranza e quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi sembrano però intenzionati a insistere.

Intervistato dalla Verità, il microbiologo e professore all’Università di Padova ha aggiunto: “Secondo me quello delle mascherine è un problema psicologico. Non è una misura basata su un dato statistico. Le mascherine a scuola possono avere il fine di proteggere il personale scolastico. I ragazzi si muovono, stanno nei corridoi, si mischiano. Sicuramente non proteggono i giovani che appena usciti da scuola, poi, la levano. L’impatto sulla diffusione del virus è praticamente zero. Il problema sorge però in presenza di persone fragili”.

Secondo Pregliasco, quindi, giusto che l’obbligo di mascherina al chiuso rimanga “negli ospedali”, mentre nelle scuole può essere utile per proteggere le persone fragili. Ad esclusione di questo, “la protezione per il viso non ha nessun impatto”. Per il microbiologo, “la logica e l’efficacia, nello scegliere misure di sanità pubblica, hanno un peso, ma tutto sommato a volte nemmeno preponderante. Basta vedere cosa sta succedendo in Cina, dove imprigionano 40 milioni di persone senza alcun impatto”.

Pregliasco ha inoltre chiarito come “la vaccinazione non ha nulla a che fare con la trasmissione, sono due cose completamente distinte “, sottolineando come anche chi ha ricevuto le dosi di farmaci anti-Covid sia in grado di contagiarsi e infettare gli altri. Ma allora, perché i docenti non vaccinati vengono costretti a non fare niente, lontani dalle aule, pur se muniti di tampone negativo? “A questo, infatti, sono contrarissimo”.

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