Più che quantità serve qualità. Il piano annunciato ieri non basta. La situazione era a un bivio, “da una parte l’integrazione finanziaria e politica, dall’altra lo sgretolamento dell’UE”. In un’intervista riportata su “La Stampa” Yanis Varoufakis sostiene che la direzione presa dall’Europa sia quella sbagliata.
L’ex ministro delle Finanze greco e leader del movimento progressista spiega che per uscire dalla crisi e per salvare l’ Unione, le soluzioni possibili potrebbero essere o che la Bce emetta Eurobond trentennali o che si faccia come negli USA, “soldi a pioggia ai cittadini.”
L’Italia alle condizioni attuali rischierebbe, “già tra un anno la Troika e l’Austerità come Atene”. Ecco perchè non ci sarebbe nulla da festeggiare per l’ammontare dei 170 miliardi previsti e che saranno stanziati tra sussidi e prestiti. Secondo le stime di Varoufakis “il pacchetto inciderà sull’1% del Pil italiano nei prossimi tre anni”.
“Sembrerebbero tanti i miliardi che però, essendo vincolati a investimenti in settori come le nuove tecnologie, saranno dirottati maggiormente verso Francia e Germania” , inoltre, è importante ricordare che si tratta di prestiti e che, considerato la crescita del debito pubblico fino al 200%, saranno davvero difficili ripagare”. E anche se la Bce fosse pronta, come ha dichiarato, a comperare “titoli spazzatura”, fin quando potrebbe farlo?