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“Violati i diritti umani”, l’obbligo era illegittimo: “Una sentenza storica”. Cosa succede adesso

Pubblicato il 29/02/2024 19:20 - Aggiornato il 29/02/2024 23:09

Una violazione dei diritti umani, ecco cos’è stata l’introduzione dell’obbligo vaccinale, con il suo corollario di discriminazioni, esclusioni e sospensioni per i non allineati. Eppure, i temibili No Vax avevano ragione. O, quantomeno, è di tale avviso anche la Corte suprema del Queensland, in Australia. l’imposizione rivolta a infermieri e poliziotti è stata infatti giudicata “illegale”, oltre che una violazione dei diritti umani, come abbiamo detto. Peraltro, assieme al Canada, ma mai quanto in Italia, l’Australia è stato il Paese in cui le restrizioni, gli obblighi e i lockdown indiscriminati sono stati più duri. La sentenza di 115 pagine è stata emessa dal giudice Glenn Martin e condanna l’ordine di vaccinazione obbligatoria del dicembre 2021, nel pieno dell’emergenza Covid-19, emesso nei confronti dei poliziotti dal capo della polizia del Queensland, Katarina Carroll, in quanto “illegittimo” e “in violazione dei loro diritti umani”. Il medesimo provvedimento è stato decretato anche nei riguardi del direttore generale del dipartimento della salute dello Stato del Queensland, John Wakefield, che aveva obbligato i paramedici a vaccinarsi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il verdetto

Il verdetto della Corte suprema del Queensland è stato emesso in risposta a tre cause intentate da 86 dipendenti governativi contro il Queensland Police Service e contro il Queensland Ambulance Service per le loro indicazioni, rispettivamente, a forze di polizia e a personale sanitario. Come in Italia, coloro che si erano opposti all’obbligo erano stati sospesi dal lavoro. Ora, grazie al loro ricorso, hanno ottenuto giustizia. Nella sentenza, il giudice Glenn Martin ha stabilito che il capo della polizia, Katarina Carroll, non ha rispettato la sezione 58 dello Human Rights Act, “nonostante le siano state fornite valutazioni di incompatibilità con i diritti umani, e sulla base di ciò, le sue decisioni erano illegali”. La sezione 58 dello Human Rights Act afferma che tutti i dipendenti del servizio pubblico devono tenere in debita considerazione i diritti umani prima di adottare una decisione e che devono agire e prendere decisioni “compatibili con i diritti umani stessi”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Australia e Italia, trova le differenze

In Italia, invece, purtroppo occorre precisarlo così come fa Il Giornale d’Italia, non è così: la Corte costituzionale scrisse nella sentenza del primo dicembre 2022: “Le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario sono state ritenute non irragionevoli, né sproporzionate”.

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