E niente, Alain Elkann proprio non ce la fa. Dopo il famoso articolo sui “lanzichenecchi” sul treno per Foggia che aveva sollevato polemiche, sfottò e accuse di classismo, è tornato all’attacco con una surreale intervista a un noto architetto specializzato in alberghi, Francois-Joseph Graf. Naturalmente pubblicata su La Stampa, quotidiano di cui è editore il figlio John Elkann. Graf, oltre che architetto, è anche designer d’interni decoratore e collezionista d’arte. Ha aperto un lussuoso albergo a Londra, l’At Sloane. E sotto le sferzanti domande di Elkann, ha risposto da par suo. Che poi è difficile dargli la colpa dell’effetto involontariamente comico che ne è sortito. Lui in fondo fa il suo mestiere. Ma l’atmosfera da salotto radical chic non è sfuggita nemmeno a Selvaggia Lucarelli, che non si è fatta sfuggire l’occasione per un commento al vetriolo. (continua dopo la foto)
“Elkann mi piace perché sente i problemi reali del Paese”, ha ironizzato la popolare giornalista. Eh sì, perché dall’intervista apprendiamo che c’è un’emergenza in Italia. Graf è categorico: “Non si può continuare ad avere il personale di servizio in giacche da sera con i clienti in pantaloncini e ciabatte”. Il problema degli italiani, dunque, sarebbero i turisti vestiti male. A differenza del personale, che per fortuna è tanto elegante. Ma è tutto il pezzo a risultare spocchioso. Un dialogo fra due persone fuori dal mondo. Così Elkann chiede al suo interlocutore se per il suo albergo londinese voleva “i bagni più belli di quelli dell’hotel Claridge’s”. E Graf risponde serio che al Claridge’s si fermava da bambino “quando c’era un servizio sontuoso e una qualità incredibile. I bagni degli uomini erano i più belli al mondo, ma poi è stato distrutto e restaurato in maniera inaccettabile”. (continua dopo la foto)
Bel problema, in effetti. Come rimediare? “Mi sono trasferito al The Connaught”, incalza l’architetto, “incantevole e delizioso, in una posizione unica. I bagni di At Sloane sono un omaggio a quelli del Claridge’s”. Non manca una domanda sulla differenza fra il nuovo albergo di Londra e La Mirande, hotel che Graf ha progettato ad Avignone. L’architetto in realtà non risponde, ma rimarca che La Mirande “era il mio primo albergo, con una facciata lussuosa e pomposa, in una posizione meravigliosa accanto al Palazzo Papale”. Ecco, se questa intervista fosse uscita su Spear’s Wealth Management Survey, la rivista per miliardari che suggerisce come comprare un vigneto negli Usa e dispensa consigli sugli accordi prematrimoniali per clienti Vip, non avremmo trovato niente da dire. Ma leggerlo su La Stampa fa un effetto diverso. E a questo punto ci chiediamo cosa si inventerà Alain Elkann dopo i lanzichenecchi e i turisti straccioni.