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Scuola, è bullismo di Stato. Il ministro: “Se in classe tutti vaccinati, via la mascherina”

Pubblicato il 03/09/2021 13:32

L’ennesima prova di forza del governo, l’ennesimo atto di bullismo di Stato. A farne le spese, ancora una volta, la scuola. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, invece di pensare al dramma che sta facendo vivere a migliaia di insegnanti con le procedure di assunzione sbagliate, si concentra sul tema dei vaccini e afferma perentorio: “Se in una classe sono tutti completamente vaccinati ci si potrà togliere la mascherina, per sorridere tutti insieme”. Sembra una frase da nulla, ma nasconde qualcosa di molto pericoloso. Innanzitutto siamo al solito ricatto rivolto ai ragazzi, anche minorenni: se vi vaccinate tutti, potrete togliere la mascherina. Secondo poi, in una scuola che vuol essere sempre più inclusiva, questa affermazione scellerata non tiene conto di chi il vaccino non può farlo. A cosa potrebbe portare tutto questo in una classe di ragazzini? Che l’elemento che per motivi magari di salute non potrà vaccinarsi, verrà visto dagli altri come il “colpevole” del fatto che si debba continuare a tenere la mascherina anche se tutti vaccinati. (Continua a leggere dopo la foto)

Non solo, il ministro Bianchi – che forse della scuola sembra non conoscere le dinamiche reali – non tiene neppure conto delle guerre che questa “possibilità” (o concessione) potrebbe far scattare tra genitori. E tra genitori e corpo docente. E durante la stessa conferenza a Palazzo Chigi, parlando ancora della scuola, il ministro ha aggiunto: “I ragazzi vaccinati aumentano sempre di più, soprattutto tra i 16 e i 19 anni. Siamo arrivati a questa fase lavorando moltissimo puntando sulle persone”. (Continua a leggere dopo la foto)

Le regole a scuola, ha però precisato il ministro, durante la conferenza stampa da Palazzo Chigi insieme con il premier Mario Draghi, “sono quelle del Comitato tecnico-scientifico: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”. Bianchi ha poi voluto sottolineare che “il primo settembre tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Abbiamo lavorato moltissimo secondo il mandato del presidente Draghi – ha chiarito -, cioè sulle persone, sugli insegnanti, facendo i concorsi, e con neanche una sanatoria. Facendo i concorsi abbiamo messo in ruolo quest’anno 59mila insegnanti, l’anno scorso erano stati 19mila, quindi sono tre volte tanto”.

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