Altro giro, altre regole. Il governo cambia ancora le norme da seguire per contrastare la pandemia, senza però desistere dalla caccia alle streghe contro i non vaccinati, che continuano a essere indicati come “responsabili principali” dei problemi sul fronte sanitario in barba a qualsiasi evidenza scientifica. Tre i fronti caldi sul quale è intervenuto l’esecutivo: la quarantena a scuola in caso di positività di alcuni studenti, la colorazione delle Regioni e la durata del Green pass.
Come riepilogato da Repubblica, il nuovo decreto anti-Covid approvato dal governo Draghi entrerà in vigore da lunedì 7 febbraio 2022 e prevederà, innanzitutto, un’estensione a tempo indeterminato della durata del Green pass. Chi ha effettuato le tre dosi, dunque, non dovrà più preoccuparsi della scandenza, visto che al momento non sono previste dosi ulteriori di richiamo. La situazione, dunque, rimarrà cristallizzata così, in attesa di decisioni su un’eventuale quarta dose.
Novità nel nuovo decreto anche sul fronte scuola, con la volontà di rendere più snello il sistema delle regole della quarantena in caso di studenti positivi. La didattica a distanza (Dad) scatterà per la scuola dell’infanzia in caso di 5 studenti positivi al Covid. Per le elementari, invece, se un alunno è positivo si applicherà l’autosorveglianza, mentre se i casi saliranno a 5 o più si passerà alla didattica a distanza per i soli studenti non vaccinati. Medie e le superiori: in caso di studente positivo autosorveglianza, se i casi sono due o più Dad sempre solo per i non vaccinati.
Infine, novità anche sul fronte della colorazione delle Regioni. Con una situazione che sembra sotto controllo, visto che la pressione sugli ospedali è al di sotto del livello di guardia, il governo ha deciso per l’abolizione di zona gialla e arancione. Resterà solo la possibilità di finire in rosso, in caso di impennata nei contagi: in quel caso, però, il lockdown scatterà soltanto per i non vaccinati.
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