Ha passato due decadi operando in segreto, in un ruolo di grande delicatezza all’interno dell’esercito israeliano e dei servizi di intelligence. Il suo incarico, comandante dell’Unità 8200, una delle agenzie di sorveglianza più importanti del mondo, esigeva il massimo riserbo. Invece ora, per un errore davvero incredibile per la sua banalità, il nome di Yossi Sariel è diventato di dominio pubblico. Lo ha rivelato il giornale Guardian in un servizio esclusivo. L’identità del comandante è stata ricostruita online dopo che un libro, da lui pubblicato su Amazon, ha lasciato una traccia digitale su un account Google privato creato a suo nome. Insieme all’ID univoco e a collegamenti con i profili per i servizi di mappe e calendario. (continua dopo la foto)
Il libro, intitolato The Human Machine Team e pubblicato sotto pseudonimo nel 2021, ha come tema il rapporto fra personale militare e macchine dopo l’avvento dell’intelligenza artificiale. La versione elettronica del volume, però, includeva un indirizzo email anonimo che è stato ricondotto al nome e all’account di Sariel. In un comunicato, l’Israel Defence Forces, che raccoglie le forze di difesa israeliane, ha ammesso che la divulgazione dei dati personali del comandante è avvenuta “per errore”. E ha aggiunto che “la questione sarà esaminata per evitare il ripetersi di casi simili in futuro”. (continua dopo la foto)
Ora il lavoro di Sariel diventerà più complicato. La sua unità, peraltro, era stata recentemente criticata in patria per non avere previsto l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso nel Sud di Israele. Nonostante questo, sembra che nella Guerra a Gaza l’Idf israeliana abbia adottato la visione che Sariel proponeva nel suo libro. Nel quale parlava delle “target machines” alimentate dall’Intelligenza Artificiale, poi usate per i raid in territorio palestinese. Secondo quanto riferisce il Guardian, negli ultimi mesi Israele ha implementato diversi sistemi di supporto decisionale basati sulle AI, sviluppati proprio sotto la guida di Sariel dall’Unità 8200.
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