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La Russia ci taglia il gas. La strategia di Putin per mettere l’Italia (e la Germania) in ginocchio

Pubblicato il 17/06/2022 08:49

La Russia taglia ancora il gas all’Europa e all’Italia. Via via i rubinetti vanno verso la chiusura definitiva, con la conseguenza che i prezzi volano al mercato di Amsterdam tornando ai livelli di marzo. Come spiega Il Tempo, “dopo il giro di rubinetto di ieri, oggi Eni ha presentato a Gazprom una richiesta superiore del 44%, un incremento dovuto al recupero delle quantità non ricevute e alle normali dinamiche commerciali, ma l’utility russa ha assicurato solo il 65% delle forniture richieste. Di fatto la consegna è poco più alta di ieri, a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Gazprom ha spiegato, riferiscono dal cane a sei zampe, che la mancata consegna dipende dai problemi alla centrale di Portovaya che alimenta il gasdotto Nord Stream attraverso il quale Gazprom trasporta una parte dei volumi destinati ad Eni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ieri era arrivato lo stop ai flussi russi verso la Germania, oggi la stessa decisione è stata presa nei confronti dell’Austria ed è arrivato l’alert anche per il Nord Europa. Il nodo è sempre il gasdotto Nord Stream, dove Gazprom lamenta l’impossibilità di eseguire alcuni lavori di riparazione alle turbine da parte di Siemens per effetto delle sanzioni imposte alla Russia. È evidente che le cose non stiano così, e la Russia stia utilizzando il gas come arma politica nei confronti dell’Europa. Infatti, da gennaio a maggio il flusso verso la Cina è aumentato del 67%. In più, il ceo di Gazprom Aleksej Miller ha dichiarato che la Russia garantirà “forniture stabili agli amici” di Mosca. Lo stop per l’Europa è dunque vicino? (Continua a leggere dopo la foto)

Per quanto riguarda l’Italia, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ribadisce che “la situazione è sotto controllo, vedremo cosa succede nei prossimi giorni”. C’è un ma: “A questi prezzi gli stoccaggi diventano più difficili – avvisa il premier – Le forniture sono diminuite, l’Europa è in difficoltà e la Russia incassa come prima. È una strategia che va combattuta”. Ruslan Ostashko, giornalista russo di Channel One, ha spiegato a “Dritto e rovescio“, il programma del giovedì di Rete4 condotto da Marcello Vinonuovo in sostituzione di Paolo Del Debbio (risultato positivo al Covid): “Le forniture di gas sono diminuite perché la Siemens, compagnia tedesca che doveva ripristinare le turbine prima dell’inizio dell’operazione speciale in Ucraina, non ha restituito le turbine”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Ostashko confermando la versione ufficiale: “Le sanzioni sono state introdotte dai Paesi occidentali contro noi della Russia, per cui la situazione si è configurata così. Noi amiamo l’Italia e gli italiani, vi rispettiamo molto e non capiamo perché non ci capite, vi abbiamo sempre considerato dei partner affidabili. Le nostre relazioni internazionali erano state portate avanti con le aziende occidentali, come i tedeschi di Siemens, che forniva le turbine per il Nord Stream 1. Prima dell’inizio dell’operazione speciale queste turbine – conclude Ostashko – erano state spedite in Canada per essere ripristinate”.

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