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“Gli stacca la falange a morsi e l’ingoia”. Baby gang fuori controllo e città in balia del crimine

Pubblicato il 10/06/2022 10:48

Quello che è successo a Rimini lo si può vedere al massimo in una delle peggiori serie tv horror. E invece è realtà pura. Nel cuore della notte tra lunedì e martedì scorso – racconta Libero – si è consumata una terrificante rissa in spiaggia, tra colpi di ombrellone, pugni, calci e morsi. “Infatti, nella rissa uno dei nigeriani coinvolti ha reciso una falange dalla mano destra del suo contendente, per poi ingoiarla. Una scena dell’orrore, che ha sconvolto anche i poliziotti arrivati sul posto per sedare il gruppo che si fronteggiava, quattro giovani, due albanesi e due africani. Come detto il tutto nella notte, sulla spiaggia di Rimini, all’altezza del bagno 70”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’orrore è avvenuto intorno alle 3 del mattino, “quando la rissa è esplosa tra urla disumane che hanno allertato le guardie giurate in servizio notturno a presidio degli stabilimenti. I primi ad intervenire sono stati proprio loro, arrivati sul posto della rissa a bordo dei loro quad, dunque l’intervento anche della polizia. Uno dei violenti nel frattempo era riuscito a scappare. Gli altri tre sono stati arrestati: tra loro anche l’albanese con la falange mozzata e il ragazzo nigeriano, di 25 anni, che lo avrebbe morso in modo brutale, per poi mangiarsi il pezzo di dito staccato. Per i tre, l’accusa è di rissa aggravata”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per il nigeriano la contestazione è anche di lesioni personali gravissime. “La rissa, secondo quanto si è scoperto nel corso delle indagini, sarebbe scaturita per gelosia, per una rivalità amorosa. Eppure gli inquirenti, che non hanno trovato riscontri sicuri, nutrono dei dubbi su questa versione dei fatti”. C’è sempre più un problema sicurezza in Italia e un problema legato al controllo dell’immigrazione. Ma Lamorgese dorme sonni più che tranquilli, mentre il Paese sta prendendo una piega sempre più pericolosa. (Continua a leggere dopo la foto)

È stato infatti lanciato un allarme, puntualmente ignorato dalla ministra, da parte dei sindaci per segnalare la presenza di baby gang africane che stanno colpendo con il “modello Peschiera”. Il copione è sempre lo stesso: risse, pestaggi, violenza. Le località turistiche prese d’assalto sono diverse. L’avanzata di violenza africana in Italia sembra inarrestabile. E con l’estate ormai alle porte e le minacce di nuove invasioni, gli operatori turistici non nascondono la loro preoccupazione. Il sindaco di Riccione Renata Tosi, proprio come ha fatto anche la collega di Peschiera del Garda Maria Orietta Gaiulli, ha giocato d’anticipo, scrivendo al prefetto. Lamorgese farà qualcosa? Batta un colpo.

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