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Rifiuti Covid, la ‘ndrangheta già fa affari per lo smaltimento

Pubblicato il 10/06/2020 16:19

Tra i tanti danni economici e sociali che il Covid sta lasciando per strada c’è anche una piaga di cui ora non ci si rende troppo conto ma che a lungo termine potrebbe portare a problemi enormi per il nostro Paese. Parliamo della questione rifiuti. Su tutti, mascherine e guanti. E su questo business la ‘ndrangheta avrebbe già allungato le mani, mettendo in piedi affari milionari. Come spiegano molto bene Milena Gabbanelli e Simona Ravizza nella DataRoom del Corriere della Sera, parliamo, a livello giornaliero, di “37,5 milioni di mascherine e 80 milioni di guanti. Che tradotto in rifiuti fa: 1.240 tonnellate al giorno. A fine anno solo per questi due dispositivi di protezione avremo buttato nell’immondizia quasi 300 mila tonnellate che, su indicazione dell’Istituto superiore di Sanità, vanno nella raccolta indifferenziata”.

A tutto questo si aggiungeranno anche i tantissimi prodotti monouso difficilmente riciclabili (dai take away dei bar ai mantelli di tessuto non tessuto dei parrucchieri fino alle visiere delle estetiste) e il totale di produzione di rifiuti urbani che sono di 30,1 milioni di tonnellate, di cui 12,6 indifferenziata. Come si fa smaltire tutta questa mole di roba? Per larga parte, va detto, in modo sicuro e legale. Ma c’è una fetta della torta che è appannaggio della criminalità organizzata.

“Il rischio – scrive Gabanelli – è che l’emergenza Covid-19 faccia deflagrare una situazione già compromessa. La questione è stata di recente esaminata dalla commissione Ecomafie del Parlamento alla quale il procuratore aggiunto di Milano, Alessandra Dolci, sottolinea il ‘particolare interesse delle organizzazioni criminali, principalmente la ‘ndrangheta, nel settore del traffico di rifiuti anche di rifiuti Covid'”.

“C’è una progettualità in divenire che stiamo già indagando” dice ancora il magistrato. E proprio a Milano la ‘ndrangheta sta già facendo affari. Ma al centro sud la situazione non è di certo migliore, e mentre il governo temporeggia sulla questione, i tir della criminalità specializzata, carichi di rifiuti, viaggiano per tutta Italia.

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