Prima il richiamo di Biden a un’inevitabile Terza Guerra Mondiale se non verranno inasprite le sanzioni alla Russia. Poi le improvvide affermazioni di Macron sull’invio di truppe Nato in Ucraina. Infine, il discorso della Von der Leyen su una guerra globale “non imminente, ma possibile”, con la richiesta di rafforzare gli eserciti europei e di produrre armi. E ora, puntuale e inevitabile, arriva la risposta di Putin. Il mondo sembra avviarsi verso un periodo di instabilità sempre maggiore, che rischia di sfociare in tragedia. I leader mondiali anziché cercare vie diplomatiche e smorzare i toni stanno giocando con il fuoco. Sulle teste di tutti noi. Ieri il Presidente russo, durante il consueto discorso alla Nazione, non ha usato mezze misure. “L’Occidente dice cose insensate quando sostiene che la Russia vuole attacare l’Europa”, ha esordito Putin. “Ma gli alleati occidentali devono sapere che Mosca dispone di armi in grado di colpire obiettivi sui loro territori”. (continua dopo la foto)
Putin ha proseguito addossando la responsabilità della situazione al comportamento occidentale. Quello che sta facendo l’Alleanza Atlantica “crea la minaccia reale di un conflitto con l’uso di armi nucleari, e quindi della distruzione della civiltà”. Il leader russo ha quindi chiarito, sia pure non direttamente, che qualsiasi iniziativa occidentale, compreso un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, verrà visto da Mosca come un atto ostile potenzialmente bellico. “Non è stata la Russia a iniziare la guerra nel Donbass, ma faremo tutto per porvi fine e per sradicare il nazismo dall’Ucraina”, ha poi ripetuto il Presidente sovietico parlando della situazione attuale in Ucraina. Sottolineando come le truppe russe siano nel pieno controllo della situazione. E ribadendo che un ordine mondiale duraturo è impossibile senza una Russia forte e sovrana. (continua dopo la foto)
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“Hanno cominciato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina”, ha proseguito Putin, “ma ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano truppe nel nostro Paese. Le conseguenze per i potenziali interventisti, oggi, sarebbero molto più tragiche”. Il leader russo ha poi negato che la Russia sia intenzionata a schierare armi nucleari nello spazio, come denunciato di recente dagli Usa. Però ha illustrato il potenziale bellico sovietico con un particolare riferimento ai missili intercontinentali di ultima generazione Sarmat. Missili che, secondo quanto dichiarato recentemente dall’ex Presidente Medvedev, sarebbero in grado di colpire in pochi minuti le principali capitali europee. “Ci rendiamo conto che l’Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti per logorarci come negli Anni 80”, ha spiegato Putin a proposito delle attuali strategie dei suoi (potenziali) avversari. (continua dopo la foto)
Poi è arrivato l’affondo più preoccupante. “Le forze nucleari strategiche russe sono pienamente preparate per un uso garantito”, ha detto, elencando i diversi sistemi in dotazione a Mosca. In particolare ha citato il Kinzhal, missile aerobalistico ipersonico a guida di precisione, montato sui caccia Mif-31, in grado di colpire obiettivi a oltre 2.000 km di distanza. E non sarebbe intercettabile per i sistemi di difesa. “L’Occidente ha creato un serio rischio di Guerra Nucleare”, è il sunto di tutto il discorso di Putin. “E noi abbiamo le armi per colpirvi e se necessario le useremo”. Per ora sono solo minaccie incrociate, affondi per verificare la reazione avversaria, esibizioni di forza preventiva. Ma la presenza della Cina come convitato di pietra, la situazione tesissima di Taiwan e i focolai di guerra già accesi per il mondo chiedono di essere affrontati con intelligenza e sangue freddo. A meno che il conflitto non sia il vero obiettivo di qualcuno. E per il mondo sarebbe un disastro senza precedenti.
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