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Primo set per Djokovic: la storica sentenza del tribunale gli apre le porte degli Open

Pubblicato il 10/01/2022 09:34 - Aggiornato il 13/09/2023 12:30

Non è ancora sceso in campo ufficialmente, ma Novak Djokovic è già riuscito ad aggiudicarsi il primo set dell’accesissima partita che lo vede impegnato nel tentativo di partecipare agli Australian Open: con una clamorosa sentenza, infatti, il tribunale di Melbourne ha ribaltato la decisione del governo australiano di cancellare il visto della star del tennis, dando il via libera alla permanenza dell’atleta all’interno del territorio nazionale e l’autorizzazione a prendere parte all’atteso torneo che prenderà il via il prossimo 17 gennaio. Uno schiaffo in faccia agli oltranzisti del Green pass che dalle nostri parti, in queste ore ,si era lasciati andare a esultanze di dubbio gusto sui social.

Primo set per Djokovic: la storica sentenza del tribunale gli apre le porte degli Open

La corte, come riportato da Repubblica, ha riconosciuto il fatto che a Djokovic non è stato concesso abbastanza tempo per produrre prove sufficienti, dopo che il tennista era stato informato dell’intenzione del governo di annullare il suo visto. Una decisione che ha fatto subito il giro del mondo, celebrata dai tanti tifosi che si erano schierati fin da subito dalla parte del tennista e avevano annunciato di voler seguire gli Open per protesta dopo l’esclusione della star serba. La vicenda, però, non è ancora del tutto conclusa.

Ora, infatti, il ministro dell’immigrazione australiano Alex Hawke potrà intervenire personalmente e decidere comunque di annullare il visto per altri motivi, come anticipato dalla testata britannica Guardian. Se questo dovesse accadere, il caso tornerebbe nuovamente in tribunale, con annesse nuove polemiche. L’udienza che ha riaccolto in Australia Djokovic è durata complessivamente sette ore, tra sospensioni e rinvii, con l’atleta che alla fine del pronunciamento ha potuto finalmente lasciare il Park Hotel, struttura nella quale era confinato.

Durante l’udienza, l’avvocato Nick Wood ha difeso il tennista affermando che Djokovic aveva rispettato tutti i requisiti previsti dalla legge sulla biosicurezza per l’ingresso in Australia: “Il signor Djokovic ha dichiarato di disporre di una esenzione medica e le linee guida australiane sull’immunizzazione prevedono la possibilità di rinviare la vaccinazione di sei mesi per le persone che abbiano ricevuto una diagnosi di positività al Sars-Cov-2”. Una frase su tutte ha fatto capire il motivo della decisione del giudice: “Non comprendo cos’altro quest’uomo (Djokovic) avrebbe potuto fare”.

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