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“Potrebbero essere legati alle vaccinazioni”. L’incredibile mea culpa di Galli vi farà sussultare

Pubblicato il 17/06/2022 16:51

Quando si dice che il tempo è galantuomo, non lo si fa tanto per dare aria alla bocca. È proprio così. Dopo le infezioni da Covid di Roberto Speranza e di Anthony Fauci, che hanno smentito la bufala propinata al mondo intero per quasi due anni secondo la quale il vaccino avrebbe protetto dal contagio, ecco che ora persino Massimo Galli viene colto da sospetti che, in realtà, sono quasi delle certezze.
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Il tempo è galantuomo

Ebbene, nonostante la “scienza” abbia pensato ultimamente di poter delegittimare il concetto stesso di “tempo”, sostenendo che l’iter di approvazione dei vaccini fosse concluso diversi anni prima della normale procedura, ecco che il passare del tempo inizia a fornire tutta una serie di elementi su cui molti farebbero bene a ragionare. E qualche insospettabile ha già iniziato a farlo. «Ho il Long Covid con dolori muscolari diffusi», ha detto Massimo Galli in un’intervista rilasciata a Panorama.
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I sintomi del Long Covid di Massimo Galli

Ma cerchiamo di capire il contesto, perché Galli, forse colto da un momento di debolezza nella sua cieca fede verso la “scienza”, ha spiegato dettagliatamente la sua situazione durante la sua conversazione con i giornalisti: «Ho avuto il Covid ma non di recente. Ho avuto un episodio acuto di Covid-19 a gennaio, nonostante tre vaccinazioni. Purtroppo mi sto portando dietro un discreto affaticamento che prima non avevo. A questo punto ho quello che sembra essere il long Covid con dolori muscolari diffusi». L’infettivologo del Sacco di Milano ha poi sottolineato che: «Molte persone hanno una riduzione della memoria e della concentrazione che però non sono quasi mai drastiche. Viene definita “brain fog”, nebbia cerebrale».
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Sintomi potrebbero essere legati alle vaccinazioni

Ma qui arriva il bello. La nota virostar milanese, ormai in pensione, dopo due anni di presenze sulle TV nazionali per sostenere a spada tratta la vaccinazione coatta e l’utilizzo delle restrizioni sociali, oggi si ritrova a sostenere che: «Ci sono poi sindromi cardiache e sintomi dermatologici, di solito compaiono a mani e a piedi con sensazioni di arrossamento e bruciori simili ai geloni da freddo. Altre persone invece sviluppano fastidi e bruciori alla cassa toracica. Ci sono così tanti sintomi che viene il dubbio se considerare tutto ciò come long Covid. Alcuni di questi potrebbero essere stati innescati dalle vaccinazioni».
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Galli ammette: “Devo riconsiderare alcune convinzioni”

Avete capito bene. Massimo Galli, proprio lui, l’implacabile Bobble Head della medicina italiana, ha dichiarato di avere dei dubbi sui vaccini. Ma c’è di più, perché nel pieno di una straordinaria crisi mistica, l’infettivologo si lancia poi in un clamoroso “mea culpa”: «Sulle base dei dati che potevano essere disponibili, molte di queste sintomatologie sembravano fenomeni psicosomatici. Ora che pure io sono direttamente coinvolto, devo riconsiderare alcune convinzioni», afferma sconsolato Galli. Come dicevamo in apertura, il tempo è galantuomo.

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