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Piazze vuote, scissioni, proteste: così le Sardine rischiano già di affogare

Pubblicato il 03/03/2020 12:59 - Aggiornato il 03/03/2020 13:01

Tempi duri per le Sardine, che una volta portato a casa l’obiettivo a breve termine della vittoria del Pd alle elezioni regionali in Emilia-Romagna hanno subito iniziato a mostrare il fiato corto, segnate da evidenti contrasti interni e dalle scelte di una leadership parsa non troppo illuminata in queste ultime settimane. A punire il movimento di piazza nato a Bologna sono ora anche i sondaggi, che confermano un appeal in netto calo e la rabbia di tanti attivisti contro i vertici dopo le ultime uscite a vuoto.

Piazze vuote, scissioni, proteste: così le Sardine rischiano già di affogare

Quegli stessi leader finiti al centro della bufera hanno cercato di smorzare i toni, negando che ci sia una vera e propria crisi nel movimento e difendendo le loro scelte: “Non possiamo essere snob. Non c’è piazza che non possiamo riempire”. Frasi buona, nelle loro intenzioni, a giustificare due dei passaggi più contestati del recente passato delle Sardine: l’ormai famigerata foto al fianco dei Benetton e di Oliviero Toscani e l’ospitata da Amici di Maria De Filippi, che ha fatto tra l’altro registrare anche uno share piuttosto deludente.

Piazze vuote, scissioni, proteste: così le Sardine rischiano già di affogare

La rabbia dei militanti è stata feroce. In molti hanno fatto notare come un programma televisivo su una delle reti di Silvio Berlusconi, imprenditore e politico che incarna da solo un po’ tutto quello che il movimento ha sempre combattuto, non sia forse il palcoscenico migliore sul quale esibirsi. Con toni rabbiosi, di chi si sente deluso dall’ennesimo autogol che sembra tradire un intento in realtà molto lontano da quello che la gente inseguiva nelle piazze, circondata da pesciolini colorati e buone intenzioni. Le scissioni, in questo senso, sono la conferma del danno già fatto.

Piazze vuote, scissioni, proteste: così le Sardine rischiano già di affogare

In molti vedono infatti nelle uscite pubbliche di Sartori il tentativo di ritagliarsi un posto al solo di un capo già proiettato verso la futura discesa in campo nella competizione politica. Non ne condividono le scelte ma non hanno modo di ribellarsi. Si legge, in questi giorni, di chat WhatsApp roventi che avrebbero portato all’espulsione del rappresentante della Basilicata Vincenzo Petrone, decisione arrivata dopo la frattura della parte romana delle Sardine. Una complicazione dopo l’altra dovute al fatto che, di fondo, il movimento non si riconosce già più in sé stesso. Le piazze rischiano di rimanere vuote, come nelle ultime adunate. L’ultimo capitolo dell’avventura potrebbe essere già iniziato.

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