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La Finanza nella sede di Pfizer Italia: gli ultimi sviluppi sull’indagine. Cosa sta succedendo e qual è l’ipotesi di reato

Pubblicato il 28/10/2022 10:44 - Aggiornato il 28/10/2022 10:45

La bomba che è esplosa in Pfizer Italia è destinata a far sentire ancora a lungo la sua eco. Le cose da scoprire, infatti, sembrano ancora tante. E la Finanza sta setacciando tutte le carte e i bilanci del colosso del vaccino. Intanto l’azienda ha preparato una vera e propria caccia alla talpa per la fuga di notizie relativa alla verifica fiscale in corso nei propri uffici. Come spiega La Verità, “per gli uomini delle Fiamme gialle, che lavorano ai controlli sulla casa farmaceutica dal febbraio scorso, il lancio d’agenzia di mercoledì sera, subito dopo la chiusura delle contrattazioni alla Borsa di New York, è stato un fulmine a ciel sereno. Accolto, sembra, con tante domande sull’autore della soffiata e sul movente. Anche in virtù di una ricostruzione approssimativa dello stato dell’arte delle attività, delle quali, oltre ai finanzieri, erano al corrente solo l’Agenzia delle entrate e, parzialmente, l’azienda, che però, trattandosi di un’attività amministrativa e non investigativa, ignorava l’ipotesi di lavoro dei baschi verdi. Controlli di routine insomma, che sembrano essere piuttosto frequenti nelle grandi multinazionali e dei quali l’Agenzia delle entrate viene sempre messa al corrente quando si fanno verifiche su importanti aziende da cui potrebbero emergere dei rilievi di importo molto elevato”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’ipotesi di reato, per quello che si apprende al momento, è che Pfizer abbia nascosto almeno 1,2 miliardi di euro di profitti trasferendo denaro a dei rami di azienda in altri Paesi. A riportare lo scoop era stata mercoledì 26 ottobre l’agenzia Bloomberg. Spiega François de Tonquedet: “La Finanza avrebbe ipotizzato che la Pfizer Italia srl, situata appena fuori Roma, avrebbe trasferito capitali alle società sorelle dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti (Pfizer manufacturing llc, con sede nel Delaware, e Pfizer production llc) per evitare il pagamento delle tasse sugli utili. Occorre ricordare che le multinazionali non evadono, quando evadono, facendo nero. Lo fanno sfruttando le loro ramificazioni in tutto il mondo che permettono di trasferire parte dei ricavi su filiali in Stati con un regime fiscale più vantaggioso, facendo così crescere l’utile netto. Mentre i costi vengono mantenuti nel Paese con la tassazione più elevata”. (Continua a leggere dopo la foto)

È importante precisare, inoltre, che al momento il controllo sui profitti di Pfizer non riguarda questi ultimi due anni d’oro in cui la società ha intascato miliardi e miliardi di euro con il cosiddetto vaccino, ma riguarda il periodo 2017, 2018 e 2019, ovvero prima della pandemia di Covid. A confermare che gli accertamenti sono di routine è stata la stessa multinazionale, che tramite la portavoce Pam Risele ha dichiarato a Bloomberg che “le autorità fiscali italiane controllano e indagano regolarmente sulle tasse” e che “Pfizer collabora sempre con tali controlli e indagini”, aggiungendo poi che “Pfizer è in regola con il pagamento delle tasse e conforme ai requisiti richiesti dall’Italia”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sul punto però, secondo quanto risulta alla Verità, nessuna conclusione sarebbe già stata tratta dai finanzieri che stanno effettuando la verifica. “Solo al termine della verifica potrà essere eventualmente emesso l’avviso di accertamento al quale verosimilmente seguirebbe una battaglia legale tra il colosso della farmaceutica e il Fisco italiano. Anche la cifra indicata da Bloomberg, allo stato dei fatti, risulta essere del tutto ipotetica e approssimativa. Al termine della verifica la cifra potrebbe cambiare, anche di centinaia di milioni. E comunque la cifra citata non è la quantificazione dell’evasione, ma corrisponde al giro d’affari su cui calcolare successivamente l’entità dell’imposta evasa”. Infine, ricordiamo che il fatturato complessivo del colosso farmaceutico raggiunto solo nel 2019 è di circa 51 miliardi di euro.

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