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“Perseguitati come gli ebrei”. L’assurda dichiarazione dell’ospite di Floris. Scoppia la polemica (VIDEO)

Pubblicato il 09/11/2022 19:21 - Aggiornato il 20/09/2023 12:18

Durante una delle ormai abituali ospitate a DiMartedì, la trasmissione televisiva del martedì sera in onda su La7 e condotta da Giovanni Floris, Ginevra Bompiani non perde occasione per affondare il colpo nei confronti del nuovo governo e, in generale, sulle politiche relative all’immigrazione. Nel parlare della gestione dei migranti da parte del nuovo esecutivo italiano, la scrittrice lancia in diretta un parallelismo pesantissimo, tirando fuori la persecuzione razziale nei confronti degli ebrei perpetrata dai dittatori nazifascisti durante la seconda guerra mondiale.
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Le dichiarazioni della scrittrice

Durante il suo intervento “Io ho una mia idea ed è che la Meloni continua prendere le distanze dal nazismo, dal fascismo e dalle leggi razziali, dicendo che sono una vergogna. Ma le leggi razziali si rivolgevano agli ebrei i quali, per fortuna, non sono più il popolo di allora, sono un popolo forte con uno Stato, uno Stato forte, molto ben armato e molto attento alle offese. Ora – conclude Bompiani – i perseguitati dagli Stati, e in particolare dai fascismi nuovi, non sono più gli ebrei ma i migranti”. Un discorso, quello della scrittrice, che suscita subito le reazioni degli utenti sui social network: «“I perseguitati dagli Stati non sono gli ebrei ma i migranti” Ed io che credevo fossi perseguitato con il mio 38% di prelievo fiscale da questo Stato», scrive Enzo. «Gli unici perseguitati sono gli italiani», aggiunge Mara. «Mamma mia, meno male che non guardò mai Di Martedì perché ascoltare queste nefandezze è deprimente», tuona Cinzia.
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La dissonanza cognitiva come stile di vita

Come al solito l’argomento immigrazione clandestina scuote le ideologie e divide la platea. Ma la cosa più deprimente di questo ormai ridicolo teatrino alla “Peppone e Don Camillo” è che buona parte (per non dire tutti) di quelli che oggi vanno nei salotti televisivi o sui giornali a gridare alla persecuzione, fino a ieri si sono resi attori protagonisti dell’unica vera grande oppressione di una ben definita categoria di persone dai tempi del nazifascismo ad oggi: i cittadini non vaccinati. Nessuno di loro ha mai gridato allo scandalo quando venivano applicate le peggiori vessazioni nei confronti dei loro concittadini, anzi molti di loro hanno invocato cannonate e marchiature di vario genere. La dissonanza cognitiva in questi casi è talmente evidente da rappresentare un vero e proprio “case study”, meritevole di essere approfondito. Il video dell’intervento qui sotto.

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