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Pensioni, ritorna la Legge Fornero. Milioni di pensionamenti a rischio. Ecco perché

Pubblicato il 18/08/2022 18:39

Il 31 dicembre 2022 scadrà Quota 102. Dunque, a meno di improbabili colpi di scena, dal 1° gennaio la Legge Fornero tornerà in vigore. Secondo la Repubblica, nessun dei futuri possibili governi potrà smontare il sistema pensionistico in così poco tempo. L’unica soluzione potrebbe essere la proroga di Quota 102, ma il rischio di mandare fuori controllo le casse statali è altissimo e nessuno metterebbe mano alla situazione con rischio di combinare disastri.

L’iter delle leggi sui pensionamenti

L’ex ministra del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Monti, Elsa Fornero, aveva sfornato la famigerata e contestata “Legge Fornero”, fissando a 67 anni l’età di pensionamento, anticipabile – con taglio dell’assegno – per gli uomini con alle spalle almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e per le donne con 41 anni e 10 mesi. Successivamente, come è noto, la Legge Fornero fu superata da Quota 100. Veniva prevista la possibilità di andare in pensione in presenza di due requisiti: 62 anni di età anagrafica e almeno 38 anni di anzianità contributiva. Dopodiché si è passati a Quota 102, la quale alzava il requisito dell’età anagrafica per poter chiedere il pensionamento da 62 a 64 anni, lasciando immutata la necessità di avere 38 anni di contributi versati. Ebbene, la Quota 102 scadrà a fine anno e senza interventi rapidi si tornerebbe addirittura alla Legge Fornero.

Il ritorno della Legge Fornero

Dunque, la strada verso il ritorno alla legge Fornero sembra essere segnata. Il poco tempo a disposizione per il prossimo esecutivo non faciliterà una maxi-riforma del sistema e a farne le spese saranno tutti gli “uscenti” che speravano di poter porre fine alle loro fatiche lavorative entro il prossimo anno. Alla fine del 2021 i pensionati erano 16 milioni, con una spesa complessiva lorda di quasi 312 miliardi (+1,55% sul 2020). L’importo medio percepito è di 1.620 euro al mese. Più di 1 italiano su 3, il 32% del totale, percepisce meno di 1.000 euro al mese: si tratta di circa 5 milioni e 120mila persone.

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