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Vaccino, senza patentino niente hotel, palestre e voli. L’ultima follia del governo

Pubblicato il 31/12/2020 11:37

Non te lo rendono ufficialmente obbligatorio ma ti impediscono una vita normale se non lo fai. Ecco la sottigliezza (ricattatoria) che sta vagliando il governo sul fronte vaccino anti-Covid. Conte continua a ripetere che “non ci sarà vincolo di obbligatorietà” ma il governo ha già pronta la soluzione: solo chi sceglie di fare il vaccino potrà avere “una maggiore mobilità”. Come? Attraverso il rilascio di un patentino vaccinale. Il governo lo vede come un compromesso tra chi all’interno della maggioranza e del Cts preme per l’obbligatorietà e chi no. Ma a farne le spese saranno comunque gli italiani.

Alla fitta schiera di chi punta all’obbligatorietà si sono iscritti, in maniera più o meno ufficiosa, sia il sottosegretario alla Salute Zampa che la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, oltre alle compagini guidate da Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Conte lascia la porta aperta: “Ci sono proposte per una valutazione per una maggiore mobilità per chi fa il vaccino, non abbiamo deciso nulla”. E subito torna alla mente quel post di Di Maio in cui diceva che il governo “permette” ai cittadini… Siamo sull’orlo di una crisi della democrazia, ma tutti fanno finta di niente.

Come spiega Il Messaggero, “l”idea è quella di una sorta di patentino digitale dell’immunizzazione. Un certificato da avere sempre con sé che permetterebbe di accedere ad hotel, palestre, piscine, cinema, teatri, voli aerei. Vale a dire a tutte quelle attività ritenute non essenziali che sono state oggetto di chiusura o fortissime limitazioni”. La proposta potrebbe arrivare già sul tavolo della prima conferenza Stato-Regioni del 2021 che si terrà a metà di gennaio”.

Nonostante della proposta si stia parlando molto solo ora, quella di un patentino o di un certificato speciale, è un’ipotesi su cui si sta lavorando già da mesi. “Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto” aveva spiegato “candidamente” il commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri il 18 novembre scorso. Torniamo alle liste di proscrizione, dunque.

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