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“Destra o sinistra? Tutti uguali, sottomessi a Nato e Ue”. Paragone e Fusaro a valanga, bagno di folla nelle tappe del tour

Pubblicato il 15/09/2022 14:07

Il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, sta battendo a tappeto l’Italia, da nord a sud, raccogliendo sempre più consenso. E malgrado la censura subita da parte di tv, media e sondaggisti legati ai vari partiti del Sistema, la formazione antieuropeista trova sempre più il favore dei cittadini. La tappa ad Ancona (qui le parole di Paragone e Fusaro) è stata l’ennesima dimostrazione della cavalcata trionfale. Gianluigi Paragone ha parlato a tutto campo, ribadendo il “No” all’obbligo vaccinale e le reazioni avverse alle dosi: “Su tutto questo ci confronteremo con Letta nelle commissioni di inchiesta che chiediamo da tempo”. Poi è la volta della Meloni: “È diventata come Draghi, vuole continuare con il suo piano”. La leader di FdI, infatti, ogni giorno che passa rivela il bluff dietro la sua finta opposizione. Proprio ieri, infatti, a Reuters ha dichiarato che resterà in Europa, che rispetterà tutti i parametri, che manterrà le sanzioni alla Russia e che proseguirà con il sostegno e l’invio di armi all’Ucraina. Un Draghi bis praticamente. (Continua a leggere dopo la foto)

Paragone ha spiegato al proprio elettorato il programma elettorale di Italexit. Supportato dal filosofo Diego Fusaro, l’ex giornalista ha parlato alle tantissime persone corse a piazza Roma per ascoltarlo. Come riporta anche il quotidiano locale Cronache Maceratesi, “al centro del discorso di Paragone la creazione di due distinte commissioni d’inchiesta. Una sulla gestione dell’emergenza Covid e l’altra sui vaccini. Da qui la promessa di abolizione della legge Lorenzin qualora andasse al governo. Troppe, sempre secondo il fondatore di Italexit, le morti per malore e quindi direttamente causate dal vaccino”. Chiara ancora una volta quindi la posizione completamente contraria alla strategia vaccinale italiana e europea. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi Paragone ha ribadito l’indispensabilità del gas russo per evitare una crisi nazionale irreversibile ed un immediato scostamento di bilancio per aiutare chi già non ce la fa più. Ribadito anche no all’invio delle armi per l’Ucraina. Non sono poi mancate critiche ad ogni partito: “Destra o sinistra pari sono. Gli stessi ordini e le stesse cose farebbero sottomessi come sono a Nato ed Ue”. E sempre sul “giogo” capitalistico americano ha incentrato tutto il suo intervento Fusaro il quale ha anche lui ribadito il no ad ogni provvedimento che limiti la libertà personale delle persone ed il no assoluto alla guerra mediante l’invio di armi ad una delle parti in conflitto.

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