Soltanto pochi giorni fa, sulla rivista scientifica Journal of translational medicine, ha fatto capolino uno studio tutt’altro che banale. Il contenuto, apparentemente, non è poi così sorprendente, anzi: la ricerca si concentra sulla variante Omicron del Covid-19 e arriva alla conclusione di una “necessaria convivenza con il virus”. Niente psicosi, dunque, e avanti con la vita di sempre, come d’altronde già sottolineato da centinaia di esperti. A far drizzare le antenne del lettore è però, piuttosto, la firma: la giovane specialista in sanità pubblica presso l’istituto Gimbe Renata Gili e il virologo Roberto Burioni. Sì, avete capito bene: una delle voci più allarmiste dei mesi della pandemia è arrivata, con estrema naturalezza, a firmare un documento che smentisce sé stesso e le tesi sostenute nel recente passato. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Va ritirato”. Gli Stati Uniti sospendono il vaccino che Draghi e Speranza imposero con il Green pass
Come riportato da Maddalena Loy sulle pagine della Verità, il contenuto dello studio è molto chiaro: “Il Covid-19, una volta apparsa la variante Omicron, si è trasformato in una malattia diversa rispetto a quella legata alle varianti precedenti. Clinicamente, Omicron causa una malattia meno grave”. Concetto che alcuni scienziati avevano sostenuto fin da subito, scontrandosi però con le voci di chi invocava lockdown, Green pass e coprifuoco. (Continua a leggere dopo la foto)
Il nuovo Burioni del 2023, lontano parente di quello del 2021 e del 2022, spiega oggi: “Il sintomo più frequente è il mal di gola e la voce rauca. Ci troviamo di fronte a una variante che presenta una minore efficacia di replicazione nel tratto respiratorio inferiore, con un coinvolgimento sistemico inferiore”. In sostanza, dunque, Omicron colpisce naso e gola, senza interessare i polmoni, un po’ come il raffreddore. (Continua a leggere dopo la foto)
Cosa diceva, invece, il Burioni del passato? A marzo del 2022, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, spiegava che definire Omicron un semplice raffreddore “è una forzatura, il Covid pur nella sua variante Omicron rimane un virus contagiosissimo e pericolosissimo”. Una posizione che, soltanto pochi mesi dopo, il Burioni del futuro avrebbe invece totalmente ritrattato.
Ti potrebbe interessare anche: “Boom di morti non Covid”, il mistero dei dati: cosa succede ai vaccinati. Il report choc