Mentre il governo preparava, a settembre, la stretta finale, annunciando che il Green pass sarebbe diventato obbligatorio per poter lavorare e ponendo così il proverbiale, ultimo chiodo sulla bara delle libertà dei cittadini, i giornali mainstream festeggiavano all’unisono un successo immediato. Sottolineando tutti, nessuno escluso, i risultati già raggiunti. Il Corriere della Sera parlava di “effetto scossa” e “crescita di adesioni e vaccinazioni”, La Stampa di vera e propria “corsa al vaccino” e via dicendo. Mesi dopo, ecco però emergere una realtà che stona parecchio con quella descritta dalle testate italiane, da tempo ormai asservite al governo.
Quando mancano poche ore all’introduzione dell’obbligo di certificazione verde per poter svolgere la propria professione, ecco infatti arrivare numeri ben diversi rispetto a quelli sciorinati da chi celebrava il governo Draghi per aver costretto gli italiani a vaccinarsi in massa. Secondo i dati riportati da La Verità, l’annuncio del Green pass avrebbe aumentato la percentuale di italiani che hanno completato il ciclo delle due dosi soltanto del 6%. Non proprio un risultato impressionante, considerando che non è dato sapere quanti di questi si sarebbero comunque sottoposti alla somministrazione, per propria volontà.
Complessivamente, il quadro italiano vede più di 8 milioni di persone over 12 che non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima dose: di questi, 6,2 milioni sono in età lavorativa, quindi direttamente interessati dall’introduzione del Green pass obbligatorio. Numeri ai quali vanno aggiunti altri, come ad esempio i 18 mila agenti delle forze dell’ordine che non hanno voluto o potuto fare il vaccino, e che quindi dal 15 ottobre saranno costretti a ricorrere a tamponi costanti per poter svolgere il proprio lavoro di garanzia della pubblica sicurezza.
Insomma, il grande successo di Draghi e del generale Francesco Paolo Figliuolo che i media avevano previsto non si è, in realtà, avverato. Nonostante un clima d’odio crescente, con i santoni-virologi che si permettono ormai di dare dei “sorci” ai non vaccinati (parole di Roberto Burioni) o auspicare un progressivo “schiacciamento degli opportunisti” (il ministro Renato Brunetta). Tra l’altro, il governo non ha nemmeno comunicato l’obiettivo da raggiungere per poter dichiarare cessata l’emergenza e allentare le misure restrittive. Segno di come un passo indietro non sia, ad oggi, nemmeno in discussione.
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