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Per gli italiani arriva un’altra mazzata: i tassi sui mutui tornano a salire pericolosamente

Pubblicato il 19/04/2021 15:42

In uno dei momenti peggiori di questa crisi, con il crollo dei consumi, il record delle attività chiuse e gli italiani sempre più in difficoltà e sempre più senza lavoro, arriva un’altra brutta notizia: i tassi sui mutui tornano a correre verso il rialzo. Come spiega Stefano Damiano su Il Giornale, “nei prossimi mesi – complice, magari, un ritorno all’inflazione – i tassi continueranno probabilmente a salire chiudendo definitivamente l’era dei ‘minimi storici’ che ha contraddistinto il 2020. Allo stato attuale, come evidenziato dall’Abi (Associazione bancaria italiana), il tasso medio totale sui prestiti è comunque sceso dal 2,26% di gennaio al 2,24 di febbraio”. (Continua a leggere dopo la foto)

Se il segno più sugli interessi non si è ancora ancora “generalizzato”, gli effetti si sono avuti “in special modo – almeno per il momento – sul tasso fisso con scadenze più lunghe, cioè quelle tra i 20 e dei 30 anni; queste tipologie di mutui, però, sono quelle maggiormente diffuse, interessando circa la metà delle operazioni accese con le banche e, dunque, rappresenta un segnale da non sottovalutare. Per quanto riguarda i tassi variabili, invece, resta tutto fermo con l’indice Euribor ad 1 o 3 – tradizionale benchmark per i mutui variabili – mesi che non si muove dai valori registrati negli ultimi trimestri, rimanendo con valore negativo di mezzo punto percentuale”. (Continua a leggere dopo la foto)

Spiega ancora Damiano: “Quindi, mentre l’Euribor a tre mesi non si “muove”, l’Eurirs continua a dare segni di ripresa – il che significa il segno più sugli interessi – con un rialzo – da inizio anno – di 41 punti base sull’indice a 20 anni, e di 48 punti base sulla scadenza dei mutui a 30 anni, periodo temporale oltre cui, di norma, le banche non erogano il mutuo. A detta degli esperti, l’aumento degli interessi sul tasso fisso (che rappresenta circa il 90% dei mutui erogati negli scorsi anni) potrebbe far riscattare la competizione con tasso variabile che restando fermo dallo scorso ottobre sotto il -0,5% potrebbe diventare molto appetibile con uno spread tra le due classi che ha superato i 30 punti base”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per il presidente dell’Acer (Associazione costruttori edili di Roma e Provincia) Nicolò Rebecchini: “Un rialzo dei tassi di interesse non è un segnale negativo in quanto evidenzia che i mercati credono nella ripresa dell’economia del nostro Paese. Certamente il rovescio della medaglia – continua il rappresentante dell’associazione dei Costruttori – è che chi ha contratto o deve contrarre debito potrebbe avere delle conseguenze meno favorevoli”. Ma un aumento dei tassi potrebbe incidere anche sulle famiglie che hanno già acquistato una casa o lo stanno per fare: “Sarebbe quindi molto importante, tanto più in un momento delicato come quello attuale, sostenere le famiglie nell’acquisto della propria abitazione”.

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