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Sospensione dei mutui? Un altro bluff del governo: tra ritardi e trappole per i cittadini

Pubblicato il 27/04/2020 11:34

Il governo, tra le tante cose che ha annunciato e poi non messo propriamente in pratica, ha fatto capire che ci sarebbe stata una sospensione dei mutui sulla prima casa. Peccato che nessuno sembra averci ancora capito molto. Solo in questi giorni, infatti, i mutuatari, se soddisfano specifiche condizioni, stanno cominciando a ricevere dalle banche la conferma dell’accettazione della domanda che gli consentirà di non pagare le rate. Uno degli ennesimi ritardi delle misure messe in atto dal governo, mentre negli altri Stati si è sgombrata dal campo la burocrazia e si è dato subito un aiuto concreto alle famiglie. In Italia, invece, come sta accadendo anche con gli altri aiuti stanziati per arginare la crisi economica scaturita dal Covid-19, anche la sospensione dei mutui accusa notevoli ritardi a causa del tortuoso meccanismo che la contraddistingue.

Come spiega Patrizia de Rubertis sul Fatto Quotidiano “c’è voluto troppo tempo per avviare le procedure burocratiche e dare l’avvio concreto alla misura. Il nuovo modello per richiedere la sospensione è stato, infatti, pubblicato il 30 marzo. Ma da quando è stata presentata la domanda a quando si ottiene la risposta potrebbero passare fino a 30 giorni. Questo significa che a tutti i mutuatari, il cui prelievo automatico della rata avviene nelle prime settimane del mese, si sono visti addebitare la rata di aprile. Solo da maggio, forse, il prelievo dal conto corrente verrà bloccato”. Ma alcuni esperti del settore mettono perfino in guardia sugli svantaggi della sospensione che, “secondo la relazione tecnica al Cura Italia, potrebbe riguardare almeno 300mila beneficiari”. Perché?

Facciamo chiarezza. Si legge sul Fatto che accedere al fondo potrebbe significare, per alcuni, precludersi la possibilità di surrogare il mutuo non solo durante il periodo di sospensione, ma anche in futuro. “Sebbene ci si trovi in una situazione senza precedenti, in passato ci sono stati istituti di credito che hanno negato la surroga a mutuatari che anni prima avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate. Prima di congelare il mutuo è, quindi, opportuno valutare con attenzione e scegliere questa opzione solo se veramente necessaria”, spiega Umberto Stivala, esperto di mutui di Facile.it. al Fatto. “Oltre a questo bisogna considerare che, se si decide di sospendere il mutuo, al termine di questo stop, il finanziamento ripartirà da dove è stato bloccato”, mette in guardia Luigi Gabriele di Consumerismo.it.

Altra nota dolente è certamente il divieto di sospendere un mutuo contratto con la garanzia del Fondo prima casa, perché vige il divieto di usufruire di più agevolazioni pubbliche. “Così come restano esclusi dalla sospensione i mutuatari che presentano rate scadute e non pagate superiori a novanta giorni consecutivi. Entro i tre mesi, invece, il richiedente può fare richiesta con le rate che saranno incluse nel periodo di sospensione. Da questo momento non potranno maturare gli interessi di mora”.

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