Non si può morire con un “malore improvviso” a 36 anni. Non si può morire così giovani. Eppure in Italia è un’ecatombe da diversi mesi a questa parte. Un drammatico e sconcertante boom di “morti improvvise” tra i giovani su cui si deve indagare e fare al più presto chiarezza. L’ultima vittima in ordine cronologico è un medico romano di 36 anni, Flavio Testa, residente a Palau, in Sardegna. È morto mentre si trovava in acqua non lontano dalla spiaggia di Porto Pollo. Il giovane, appassionato di mare e di apnea, lavorava come guardia medica tra Palau e La Maddalena. (Continua a leggere dopo la foto)
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio. Come riporta Today, “il medico era andato in spiaggia con alcuni amici per una nuotata e una immersione in apnea. Quando i bagnanti si sono accorti che il 36enne Flavio Testa non risaliva, hanno fatto scattare l’allarme. A stroncarlo sarebbe stato un infarto ma al momento non ci sono certezze. I soccorritori hanno portato a riva il giovane medico, ma non c’era ormai più nulla da fare; sul posto i carabinieri. Testa era molto conosciuto non solo in Gallura, ma anche a Sassari dove aveva preso la specializzazione in Medicina”. (Continua a leggere dopo la foto)
Il mare era la sua passione, ma ieri quell’amore è stato tradito. Poco dopo essersi immerso in apnea, Flavio Maria Testa, 36enne originario di Roma e residente a Palau, è morto annegato a Porto Pollo. La tragedia si è consumata poco dopo le 17 di ieri. Ogni tentativo di rianimazione si è rivelato è inutile e non si è potuto far altro che contattare il decesso. (Continua a leggere dopo la foto)
“L’ho conosciuto nel 2009. Da quel momento è entrato a far parte della mia vita e c’è stato sempre! Alti e bassi negli ultimi anni, ma il bene che provavamo l’uno nei confronti dell’altra era enorme. Non riesco a dire di più, sono scioccata. Lo vorrei abbracciare, ma ormai posso solo mandargli un bacio fin lassù”, scrive sui social una sua cara amica.
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