x

x

Vai al contenuto

Frajese: “Non sono una cavia. Commissione d’inchiesta su vaccini e Covid”. La proposta di Italexit

Pubblicato il 10/08/2022 18:14 - Aggiornato il 10/08/2022 18:20

Giovanni Frajese si è sempre battuto per la ricerca della verità, mettendosi in gioco e mettendo la faccia anche negli studi televisivi dei programmi che lo ospitavano. Durante un intervento nel programma di Mario Giordano, Fuori dal Coro, su Rete4, il professore ha spiegato il suo punto di vista sul tema dei vaccini. Già allora chiedeva una commissione d’inchiesta sui reali effetti dei sieri, cosa che ora vorrebbe concretizzare attraverso la sua candidatura tra le fila di ItalExit, il partito capitanato da Gianluigi Paragone.
(Continua a leggere dopo la foto)

“Io sono un ricercatore, non sono una cavia”, ha esordito Frajese rispondendo alla domanda di Mario Giordano sulla sua mancata vaccinazione. “Hanno messo dopo soli 60 giorni di sperimentazione l’obbligo vaccinale e questo non sta né in cielo né in terra visto che solitamente passano tre anni”. A questo punto Mario Giordano gli chiede: “Ma non teme di essere equiparato ai complottisti dicendo queste parole?”. La risposta: “Non è questione di essere complottisti, i tempi della sperimentazione sono stati messi nero su bianco”. E ancora: “Il vaccino è stato approvato in maniera condizionata. Uno può dare il vaccino a miliardi di persone, ma non per questo smette di essere sperimentale. Serve un lasso di tempo per verificare gli effetti a medio a lungo termine. Questa è scienza, la scienza funziona così. Quello che abbiamo visto è qualcos’altro”
(Continua a leggere dopo il tweet)

“Ho deciso di parlare ora perché se lo avessi fatto all’inizio il messaggio sarebbe stato troppo dirompente e non mi avrebbero ascoltato. Ho fatto una scelta. Ho deciso di farlo ora per proteggere i bambini, perché far entrare i bambini in una sperimentazione farmaceutica mi sembrava un passo non umano”, ha proseguito l’esperto, che poi ha aggiunto: “Il governo ha dati falsati. Lo ha scritto Bechis in un articolo su Il Tempo ed è già stato provato”. Frajese aveva poi anticipato quella che, in seguito, si sarebbe rivelata un’amara realtà, ovvero che i vaccinati si infettano più dei non vaccinati. “Sicuramente di Covid perché sono stati già condotti degli studi su questa cosa”, aggiungendo poi che la maggiore suscettibilità verso le infezioni è dovuto ad un abbassamento di quelle difese immunitarie che ci proteggono dalle malattie in generale.
(Continua a leggere dopo il tweet)

Durante il suo interessantissimo intervento, Giovanni Frajese ha poi affermato che il vaccino “Potrebbe alterare il Dna. C’è uno studio svedese che ha dimostrato sulle linee cellulari di fegato che questo accade”. Per questo motivo il professore si unisce a coloro i quali chiedono una d’inchiesta che indaghi “se c’è un effetto genotossico, se può far venire o peggiorare il cancro, se c’è e in quale maniera la comparsa di patologie autoimmuni e cosa fa al sistema immunitario”. Secondo Frajese ci hanno raccontato che efficace, “Ma il 95 per cento è la percentuale di efficacia relativa e non assoluta”. In sostanza l’efficacia del vaccino era relativa al placebo.

Potrebbe interessarti anche: