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“Dieci decessi in un mese!” Il sindacato di Polizia all’attacco: “Vogliamo i dati”

Pubblicato il 28/01/2024 12:33

È allarme tra le Forze dell’ordine, ma non per qualche minaccia esterna, quanto piuttosto per una preoccupante “epidemia” di quelli che chiamiamo malori improvvisi e che non risparmiano un numero, appunto allarmante nonché crescente, di poliziotti. In numerosissimi altri casi, si può parlare di danni collaterali presumibilmente dovuti alla vaccinazione contro il Covid-19. Sicché, dopo aver denunciato innumerevoli volte l’inquietante fenomeno, il sindacato Snap (Sindacato nazionale appartenenti Polizia) ha scritto al Capo della Polizia di Stato, il Prefetto Vittorio Pisani, e al Ministero dell’Interno, domandando anzitutto il “monitoraggio” e la “comunicazione dei dati”. Gennaio non si è neppure concluso e già “sono avvenuti oltre dieci decessi nelle file della sola Polizia di Stato, senza contare i numerosi decessi tra le altre Forze dell’Ordine”, è scritto dalla segretaria nazionale dello Snap. E, se non bastasse: In soli due giorni (25 e 26 gennaio 2024) si sono registrati addirittura cinque decessi, solo tra gli appartenenti alla Polizia di Stato”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una strage silenziosa

Una vera e propria strage silenziosa, il cui comune denominatore si rinviene nell’etichetta “decesso per malore improvviso”, lamenta il sindacato, “frase che purtroppo ritroviamo sempre più spesso dal periodo post Covid e post vaccinazione; senza che finora si sia proceduto ad una coerente analisi del fenomeno”. Tuttavia, senza i dati statistici e quelli storici, è difficile produrre uno studio nazionale per restituire l’esatta dimensione della tragedia. Il seguente passaggio, purtroppo, merita d’esser citato per esteso: “Si evidenzia, pertanto, un numero considerevole e preoccupante di decessi all’interno di una categoria ‘particolare’, per l’appunto le Forze di Polizia che, rispetto alla collettività, risultano essere indubbiamente sottoposte a dettagliati e maggiori controlli psicofisici sin dall’arruolamento”. Inoltre, come in tanti casi di cui ci siamo occupati, anche i poliziotti dello Snap sottolineano un dato, ovvero, oltre alla giovane età, il fatto che si trattasse di persone dedite anche a una sana attività sportiva: “Il dato che stranisce ancor di più è che i decessi si stiano verificando anche tra giovani colleghi sportivi”. E ancora: “A questo quadro dalle tinte fosche, si soggiunge l’elevato numero di colleghi che lamentano, specie negli ultimi due anni, problemi a carico dell’apparato cardiovascolare, neurologico, motorio e respiratorio”. (Continua a leggere dopo la foto)
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La richiesta ufficiale

Lo Snap è da tempo impegnato nel cercare di fare chiarezza su queste tematiche, tuttavia lamentando “scarsa collaborazione” nell’ottenere dati esaustivi di detti fenomeni come leggiamo, tra gli altri, su lanuovacalabria.it. Ora, ufficialmente, chiede la trasmissione dei dati circa l’arco temporale di riferimento “01 gennaio 2016 – 27 gennaio 2024”, del dato numerico suddiviso per annualità e per fasce di età (18/30; 31/40; 41/50; 51/60 ) del numero dei poliziotti (non in quiescenza) deceduti per: malore improvviso; cause naturali; per malattia.

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