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Milano, l’ultima follia di Sala: ecco “l’acqua del sindaco” in brick. Uno scherzo? Tutto vero

Pubblicato il 31/03/2022 13:08

Quali sono le priorità di Milano? Non la sicurezza, seppure la città sia in piano allarme, non l’economia e la visione del futuro, ma l’acqua del sindaco in brick. Sembra uno scherzo ma non è così. L’ultima trovata del Comune guidato da Beppe Sala ha dell’incredibile: Milano da oggi imbottiglia “l’acqua del sindaco”. Come ricostruisce il sito di Nicola Porro, “l’acqua che esce dai rubinetti di tutte le case, da 650 fontanelle e 53 cassette dell’acqua verrà chiusa in brick di cartone (eco-compatibili, ovviamente) e distribuita ai cittadini. Direte voi: perché? In realtà non l’abbiamo capito neppure noi”. (Continua a leggere dopo la foto)

La versione ufficiale della giunta è però questa: “L’iniziativa – ha spiegato l’assessore – nasce dall’intento di sensibilizzare operatori, turisti e privati cittadini al consumo dell’acqua potabile del rubinetto”. Un modo per ridurre il consumo di bottiglie di plastica, le emissioni di C02 (“sarà a chilometro zero”) e quindi “la produzione di rifiuti plastici legati all’imballaggio”. Per carità, l’acqua di Milano sarà “buona, sana e controllata”. Sicuramente meno costosa e con pochi sprechi lungo le tubature. “Ma che senso ha metterla nei brick se tutti possiamo comodamente farla sgorgare da un rubinetto?”, ci si chiede. (Continua a leggere dopo la foto)

Si legge ancora nell’articolo: “In sostanza MM, l’azienda comunale, prenderà l’acqua dell’acquedotto e la inscatolerà nei contenitori solitamente usati per il latte. Ora, passi la scelta di destinarla alla Protezione Civile, che li utilizzerà per distribuirla alla popolazione in caso di guasto o interruzione localizzata del servizio. Passi anche l’idea di usarla in occasione degli eventi, dei concerti e delle varie manifestazioni, anche se questo riduce possibili finanziatori (Levissima, per dire, è sponsor della Milano Marathon: che fa, deve fornire “l’acqua del sindaco” invece delle sue bottigliette Levissima?). Ma che senso ha distribuirla negli uffici del Comune di Milano, a Milano Ristorazione, nelle scuole e delle sue controllate? Se sempre di acqua del rubinetto si parla, non sarebbe più logico – ed ecologico – dotarsi di un paio di brocche per ogni edificio pubblico?”. (Continua a leggere dopo la foto)

La produzione dei brick, infatti, non sarà a impatto zero. “Intanto perché non sono di semplice riciclo, come si vorrebbe far credere. E comunque per imbottigliarle si consuma energia (e l’energia inquina). E soprattutto per spostare i cartoni (l’impianto ne produce 2mila all’ora da 250ml o 500ml) serviranno camion, benzina eccetera eccetera”. L’iniziativa ha scatenato l’ira anche dei verdi meneghini: “Un’idea senza né capo é coda, pensata male e comunicata peggio. Dai, torniamo seri e usciamo da Scherzi a parte”, dice Andrea Bonessa, portavoce a Milano dei Verdi. Con 200 milioni di buco di bilancio ecco come spende i soldi Sala.

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