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Meloni, il governo che non ti aspetti

Pubblicato il 03/12/2022 19:40 - Aggiornato il 03/12/2022 19:45

Lo scorso 30 Novembre, come tutti sanno, o dovrebbero sapere, è scaduta la rata cumulativa della rottamazione ter, come stabilito dalla legge di conversione del decreto n.25/2022 diversamente conosciuto come “sostegni-ter”. il decreto stabiliva quelle che erano le scadenze degli anni 2020; 2021; e 2022 ed accorpava il cumulo dell’anno di riferimento in un’unica rata, e nello specifico:per il 2020 il termine fu stabilito al 30 aprile del 2022, per il 2021 al 31 luglio 2022 e per il 2022, come già detto al 30 novembre 2022.

Questi i fatti, questo è quello che allora partorì il cosiddetto “Governo dei migliori”, una norma che allora fu duramente contestata dalle opposizioni, affermando, giustamente aggiungo io, che se un contribuente non è riuscito a saldare i propri debiti con l’agenzia di riscossione nei due anni precedenti, difficilmente sarebbe riuscito a saldare tutto il dovuto di tre anni in 8 mesi, ma si sa, Draghi doveva “fare cassa”.

Ma veniamo ad oggi, penserete tutti: con la Meloni al governo questo problema è una pura formalità, interverrà tempestivamente e i contribuenti saranno al riparo dalla mannaia del fisco! Ma è davvero così? L’attuale governo è venuto in soccorso dei contribuenti in difficoltà? Sarebbe una domanda quasi retorica se lo stesso problema non fosse completamente scomparso dai radar di MEF e Governo. Ebbene si, le stesse persone che pochi mesi fa si stracciavano le vesti per affermare l’insostenibilità di alcune misure vessatorie per i contribuenti in un contesto economico si difficile, ma obbiettivamente migliore di quello attuale non si èposto nemmeno la questione se intervenire o meno su questa scadenza. 

Se come detto, in un contesto macro economico così difficile una norma che mesi fa sembrava dura per i cittadini, oggi con bollette insostenibili, costi per materie prime proibitive, mancanza di liquidità nelle casse di aziende e famiglie, e, ciliegina sulla torta, aumento dei tassi di riferimento BCE, come si può continuare a pensare che un cittadino possa riuscire a sostenere tali impegni? E’ palesemente scontato che una percentuale molto rilevante di persone e aziende non riusciranno ad onorare la scadenza , con particolari contraccolpi che subiranno quelle imprese operanti con la pubblica amministrazione le quali in virtù dell’attuale norma vigente, in presenza di pendenze con Agenzia delle Entrate Riscossione,  si vedranno sospesi i pagamenti delle proprie fatture e contestuale avvio della procedura di pignoramento delle somme in favore della stessa agenzia a copertura dell’eventuale debito.

A questo punto ci chiediamo allora se davvero il 25 settembre scorso ci sia stato un vero cambio di direttrice rispetto ai temi per i quali gli attuali governanti hanno preso i voti, oppure una mera continuità del “ragioniere” Mario Draghi, ai posteri l’ardua sentenza!

Petrelli Carlo