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Ai terremotati maxi bollette per le case distrutte: ora i cittadini insorgono contro il governo

Pubblicato il 07/12/2020 13:01

Bollette alle stesse per case distrutte e inagibili. L’ennesima beffa ai danni dei terremotati. Quattro anni fa la tragedia del terremoto che ha distrutto molti Comuni che si trovano nel Lazio, in Abruzzo, in Umbria e nelle Marche. Oggi, l’ennesima, brutta sorpresa. C’è chi si è visto arrivare richieste anche per più di 5 mila euro. Sono i conguagli dei pagamenti bloccati dal 2016 di cui nessuno a Palazzo Chigi si è ancora preoccupato. Come racconta Alberto Di Majo su Il Tempo, “alcune aziende fornitrici di luce e gas non si sono dimenticate dei pagamenti che sono stati sospesi finora e hanno inviato il conto”.

Non solo, hanno anche previsto che la fatturazione periodica potrà riprendere soltanto con l’emissione di una “fattura di conguaglio” (entro il 30 giugno 2021) che comprende ovviamente gli arretrati, comprensiva anche dei consumi non agevolati che sono stati contabilizzati fino alla data di emissione della stessa fattura. È permessa una rateizzazione di 36 mesi: “Un tempo troppo breve per tanti proprietari. Per gli immobili inagibili dei comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto, i cittadini che volevano accedere alle agevolazioni avrebbero dovuto presentare una richiesta specifica, a differenza di tutti i residenti nei 138 comuni più colpiti dal sisma”.

“In ogni caso – scrive Di Majo – anche chi non ha avanzato un’istanza per l’ottenimento delle agevolazioni, può presentare, entro il 31 dicembre di quest’anno, al gestore un’autocertificazione. Questa modalità di ottenimento delle agevolazioni si applica anche ai clienti degli altri comuni delle Regioni interessate che a causa del sisma hanno riportato danni alla propria abitazione di residenza e non hanno presentato copia della perizia. In aggiunta si può chiedere gratuitamente entro la stessa data la chiusura o la riattivazione dell’utenza”.

Ma la richiesta di riattivazione successiva al 31 dicembre si prevede venga eseguita dietro il pagamento di un corrispettivo. Ecco perché tra le richieste al governo c’è quella di approvare nella prossima legge di bilancio un emendamento che preveda che continuino a essere sospese le bollette per le case agibili e che sia allungata la rateizzazione fino a 120 mesi. “Una battaglia che non ha ancora ricevuto rassicurazioni da Palazzo Chigi e che preoccupa i titolari delle abitazioni distrutte”.

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