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Mascherine, volano stracci ai piani alti della scienza. Bassetti contro il Nobel Parisi

Pubblicato il 03/07/2022 10:42 - Aggiornato il 03/08/2022 13:54

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova e nota virostar, stavolta se l’è presa col Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi. L’esperto ha affidato a Twitter la sua critica ironica alle parole del Nobel in tema di mascherine: «Il Nobel Parisi dice che è assurdo ridurre l’obbligo della mascherina. Io penso che l’oscillazione del neutrino non sia un fenomeno quantomeccanico per cui un neutrino, creato con un certo sapore, non può assumere un sapore diverso al passare del tempo. E’ la mia opinione».
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Giorgio Parisi vuole le mascherine obbligatorie

Giorgio Parisi aveva precedentemente espresso il suo parere sulla raccomandazione sull’utilizzo delle mascherine anche in estate, sottolineando che «In un Paese come il nostro le raccomandazioni lasciano il tempo che trovano e sono abbastanza inutili». Secondo il Nobel, le mascherine «sono importanti per evitare la crescita esponenziale dei casi e per mettere in sicurezza persone fragili, che non si possono chiudere in casa e che hanno comunque diritto a potersi muovere». Inoltre, in situazioni dove c’è una circolazione del virus elevata, «le mascherine dovrebbero essere obbligatorie. I vincoli possono essere allentati quando c’è una discesa della curva epidemica».
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Il Nobel Parisi teme un’ecatombe

Secondo il Nobel per la fisica, l’epidemia da Covid-19 in Italia è entrata in una «zona di chiaro aumento esponenziale solido e costante da quasi due settimane». Parisi avverte anche che «Siamo in una situazione seria» in cui «i casi raddoppiano in poco più di 10 giorni e cominciano ad avere effetti sui ricoveri, che fra 10 giorni, potranno superare i 10.000 nei reparti ordinari, mentre gli ingressi nelle intensive sono raddoppiati in un mese. Assurdo ridurre obbligo della mascherina», sottolinea Parisi, forse dimenticandosi che l’attuale variante viene considerata una banale influenza da pressoché tutta la comunità scientifica mondiale.
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I contagi danneggiano l’economia

Sulla necessità di garantire quella libera circolazione che, oggi più che mai, risulta necessaria per non affossare ancora di più l’economia, Parisi sottolinea che «indossare la mascherina non cambia molto ai fini dell’economia. Capisco – ha aggiunto – che sia importante non prendere provvedimenti che danneggino l’economia, ma va anche considerato che con un milione di persone a casa perché malate l’economia un po’ si danneggerebbe comunque. In sostanza, se l’uso diffuso della mascherina potrebbe dare fastidio, verrebbe compensato da un minore numero di casi e ricoveri».
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La risposta di Bassetti

«E’ un po’  come quando, durante i Mondiali o gli Europei di calcio, tutti fanno  la formazione, sono tutti Ct. Tutti dicono “deve giocare tizio o caio”, senza nessuna competenza. Il mio è un  richiamo forte alle competenze», spiega Bassetti all’Adnkronos Salute. «Nutro un rispetto straordinario per il fisico, un orgoglio nazionale  – precisa l’infettivologo – ma qualche volta si può anche dire che non si risponde di argomenti non conosciuti». Secondo Bassetti, infatti, «è assurdo quello che sta succedendo in Italia», dove di mascherine soprattutto «parlano veramente tutti, come grandi esperti».

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