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“Deve venir fuori la verità”. Covid e vaccini, Maria Giovanna Maglie asfalta Ursula von der Leyen

Pubblicato il 07/10/2022 07:56

Mentre il dibattito sul Covid esce piano piano di scena, surclassato dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica, con il governo che vara un lockdown energetico per gli italiani e intanto inasprisce le sanzioni alla Russia e manda armi a Kiev, tutto quello che è stato legato alla pandemia – i vaccini, gli obblighi, le mazzette, i licenziamenti, i soprusi, gli scandali, i morti – rischia di essere sommerso dalla polvere. L’attenzione, però, deve restare alta. Altissima. Soprattutto per rispetto delle vittime e dei loro familiari. E così è bene segnalare un tweet della giornalista Maria Giovanna Maglie, nel quale chiede che venga fatta chiarezza sulla gestione della pandemia: “Sul Covid deve venir fuori la verità”. Scrive. E ha ragione, soprattutto in questi tempi quando qualcuno potrebbe dimenticarsene e i grandi manovratori potrebbero alla fine farla franca. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel tweet Maglie rilancia anche il video dell’intervento di Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, in occasione della sessione plenaria. Un attacco nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen a cui si chiede di chiarire lo scambio di messaggi che avrebbe avuto con l’ad di Pfizer. La vicenda è ormai nota e anche su questo giornale ne abbiamo parlato a lungo. Secondo quanto pubblicato dal New York Times (e non da qualche sito complottista), infatti, la presidente della Commissione europea e l’amministratore delegato di Pfizer si sarebbero scambiati messaggi di testo e telefonate sugli acquisti di vaccini contro il Covid19 per i paesi dell’Ue. (Continua a leggere dopo la foto)

Come scrive anche Il Tempo, “in un primo momento Bruxelles non avrebbe fornito alcuna risposta con la motivazione che i messaggi sul cellulare non sarebbero qualificabili come documento ai sensi delle norme sulla trasparenza”. La Lega intanto ha presentato un’interrogazione alla Commissione per chiedere chiarimenti sui messaggi e il caso è stato portato alla plenaria. Secondo le dichiarazioni di Campomenosi rilanciate da Maglie, “il mediatore europeo e la corte dei conti hanno finalmente censurato il comportamento di Ursula Von der Leyen”. (Continua a leggere dopo la foto)

Nelle conclusioni dell’intervento l’europarlamentare chiede: “Qualcuno pagherà mai per questo? Basta segreti e misteri i cittadini europei esigono e meritano risposte trasparenti: su un tema così delicato non possono esserci lati oscuri” conclude. Sul business dei vaccini messo in piedi da Big pharma c’è ancora molto da sapere. Non solo Maglie, anche Paragone continua a tenere alta l’attenzione. Del resto è stato lui il primo nelle istituzione italiane – parlando direttamente a Speranza in Aula – a richiedere i contratti tra l’Italia e i fornitori di vaccini. Speranza se la diede a gambe.

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