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M5S, Conte resta un leader “congelato”: la decisione del Tribunale di Napoli

Pubblicato il 08/03/2022 14:43

Giuseppe Conte resta un leader fantasma, “congelato” per usare un’espressione molto gettonata in questi giorni all’interno del M5S. Il tribunale civile di Napoli ha infatti rigettato l’istanza presentata dal Movimento per la revoca dell’ordinanza cautelare che il 7 febbraio scorso aveva disposto la sospensione del nuovo statuto, riavvolgendo quindi le lancette del tempo e privando l’Avvocato del Popolo del suo ruolo di vertice. Il giudice Francesco Paolo Feo ha fissato per il prossimo 5 aprile l’udienza nel merito della causa.

Cosa succederà ora? Difficile dirlo con certezza. Il prossimo appuntamento è quello fissato per il 10 e 11 marzo prossimi, quando andrà in scena una nuova votazione degli iscritti Cinque Stelle sempre sullo statuto. Un giudizio che comprende anche modifiche allo statuto dello scorso agosto, oggetto delle contestazioni a Napoli, che recepiscono i rilievi mossi dalla Commissione di garanzia sugli statuti e servono agli stellati per poter aderire al due per mille.

Secondo il Corriere della Sera, la votazione del 10-11 marzo da un lato comporterà un “riavvio”, con i vertici M5S decisi a tirare dritto per la loro strada, dall’altro sarà oggetto di ricorso: ad anticiparlo sono stati sia gli attivisti napoletani che hanno sollevato il caso, sia l’avvocato Lorenzo Borrè che li difende. Il voto ricalcherà quelli che si è tenuta ad agosto, escludendo i votanti con meno di sei mesi di “anzianità” nel M5S.

A preoccupare i vertici Cinque Stelle sono le tempistiche: in caso di ricorso sulla votazione in programma il 10 e 11 marzo, la sentenza potrebbe arrivare soltanto a settembre, con il Movimento nel bel mezzo della campagna elettorale. Una situazione a dir poco esplosiva, visto che priverebbe il partito di ogni certezza. Per questo, un possibile passo potrebbe essere l’elezione del nuovo comitato di garanzia, che potrebbe assumersi l’onere di indire nuove assemblee.

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