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“L’Italia potrebbe essere costretta ad uscire dall’Euro”. L’allarme del Washington Post

Pubblicato il 26/05/2020 11:30

“L’Italia potrebbe essere costretta a uscire dall’euro trascinando con sé altri paesi fortemente indebitati”. Il Washington Post lancia l’allarme e spiega le ragioni di una crisi che non sarebbe solo europea ma coinvolgerebbe l’intera economia mondiale. 

“L’intera economia è in pericolo e la crisi nell’eurozona rappresenterebbe una seconda grande minaccia per l’economia globale, già messa in ginocchio dal complesso contesto scaturito dalle terribili conseguenze della pandemia di coronavirus”.

“Se non si organizza un salvataggio finanziario, l’Italia uscirà dall’euro”, solo che, dice l’economista Desmond Lachman dell’American Enterprise Institute, autore dell’articolo, “organizzare un salvataggio sarebbe difficile”, sia perchè “occorrerebbe una quantità di denaro enorme” sia perché “una recente sentenza della Corte costituzionale tedesca potrebbe impedire alla Germania di partecipare a un salvataggio”. 

Le previsioni che riguardano il Pil del 2020 di alcuni degli Stati membri dell’UE, riportate all’interno dell’articolo, non sono affatto rosee: “per l’economia tedesca vi sarà una contrazione dell’8%, per quella francese del 10%, per quella spagnola e greca del 15%. L’Italia subirà, invece, una contrazione del 18%”. “La combinazione di economie in contrazione e deficit in espansione aumenta automaticamente l’onere del debito”. Per quanto riguarda le previsioni di debito per il 2020, fornite da Capital Economics, salirà al “73% del PIL per la Germania, al 120% per la Francia, al 180% per cento per l’Italia e al 222% per la Grecia”.

In conclusione, “quel che sarebbe certo è che un’altra crisi del debito prolungherebbe e aggraverebbe la peggiore recessione economica dalla Grande Depressione degli anni Trenta. Potremmo avere a che fare con un ciclo pluridecennale e mal compreso che ha avuto origine negli anni Cinquanta”.

La crisi del debito pubblico italiano è, dunque, ben più grave di quello che si possa credere. Abbandonare l’Italia a se stessa potrebbe mettere in crisi l’intero quadro di stabilità su cui le sovrastrutture sociali e politiche delle nostre comunità si poggiano.