Si indigna l’Italia intera, di fronte all’ennesimo episodio che ha visto la Liguria vittima della scriteriata gestione del gruppo Atlantia, il crollo di un pezzo del soffitto della galleria Berté, lungo la A26 dei trafori, all’altezza di Masone, che solo per un vero e proprio miracolo non ha causato vittime né feriti tra gli automobilisti che si trovavano ad attraversare una Regione spezzata dallo stato di totale abbandono delle proprie strade. Si indigna una parte del governo, con Italia Viva di Renzi che continua di contro a tergiversare di fronte all’ipotesi di revocare le concessioni ai Benetton. E si indignano i cittadini, che hanno deciso di far sentire la propria voce.
Con un comunicato, le associazioni liguri dei consumatori hanno infatti richiesto in queste ore al Presidente Toti di convocare urgentemente un tavolo con tutti i soggetti che in questi giorni hanno patito i danni dovuti all’inefficacia del sistema autostradale. Il fine è quello di ragionare su azioni collettive da mettere in atto per ottenere risarcimenti a tutela di tutte quelle persone che si sono trovate costrette a pagare i danni per una situazione ormai ingestibile, che si arricchisce giorno dopo giorno di episodi sempre negativi.
“Il tavolo si rende indispensabile per affrontare il problema dei risarcimenti che spettano legittimamente a quanti hanno visto venir meno il proprio diritto alla mobilità in questo periodo: utenti e consumatori, turisti, albergatori, autotrasportatori e molti altri” hanno spiegato Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, e Stefano Salvetti, presidente di Adiconsum Liguria. Un messaggio indirizzato al governatore della Liguria e che è stato condiviso e sottoscritto anche da altre associazioni di consumatori.
Il gruppo Benetton, da par suo, ha incontrato in queste ore il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, insieme al direttore generale per la Vigilanza sulle concessionarie autostradali, Aiscat, Polizia stradale, Protezione civile e il gestore autostradale. Dopo il ricatto mosso al governo nei giorni scorsi, con la minaccia di una maxi-richiesta di risarcimento in caso di perdita dei propri privilegi, Atlantia ha messo ora sul piatto la disponibilità a ridurre i pedaggi autostradali in Liguria per circa 10 milioni di euro. L’ennesima presa in giro per cercare di evitare un provvedimento che non può più essere rimandato.
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