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L’ex dirigente Pfizer: “Il vaccino? Non è stato ancora testato a sufficienza”

Pubblicato il 27/11/2020 15:48

Sono passati soltanto pochi giorni dall’annuncio da parte dell’azienda americana Pzifer di un vaccino già efficace al 95%. Parole che hanno scatenato conseguenze di ogni tipo: l’impennata della casa farmaceutica in Borsa, la sfrenata corsa di altri colossi di Big Pharma a presentare a loro volta cure in arrivo, la firma di onerosi quanto segreti contratti tra i governi di tutto il mondo e le società per la fornitura di farmaci anti-Covid. Ma anche, più di recente, i timori di virologi e infettivologi, perplessi di fronte a una scoperta fatta in tempi record, con la sperimentazione avvolta però da una fitta nebbia.

L'ex dirigente Pfizer: "Il vaccino? Non è stato ancora testato a sufficienza"

“Il vaccino? Al momento non lo farei” è la posizione, per esempio, della microbiologa Maria Rita Gismondi, dopo che già il virologo Andrea Crisanti si era mostrato titubante. Ora a parlare è Mike Yeadon, ex vicepresidente di quella stessa Pfizer che per prima ha promesso un vaccino in tempi brevissimi. Spiegando: “Non ti impegni a pianificare la vaccinazione di milioni di persone in forma e in buona salute con un vaccino che non è stato ampiamente testato su soggetti umani. Questo lo so dopo 30 anni nell’industria farmaceutica. Eppure ci sono mosse del genere in corso”.

L'ex dirigente Pfizer: "Il vaccino? Non è stato ancora testato a sufficienza"

Una posizione chiara, netta. Evidentemente in constrasto con quella degli attuali manager Pzifer, che hanno dato invece il via alla corsa all’oro delle industrie farmaceutiche, già benedette con flussi in entrata da capogiro: “Qualsiasi proposta di vaccinazione universale – ha aggiunto l’ex vicepresidente della società americana – non solo è completamente inutile ma, se fatta usando qualsiasi tipo di coercizione, è illegale”.

L'ex dirigente Pfizer: "Il vaccino? Non è stato ancora testato a sufficienza"

In Italia, anche l’infettivologo Massimo Galli è intervenuto sulla vicenda. Favorevole alla distribuzione del viccino, ha però avvisato: “Non c’è alcun farmaco e nessun vaccino su cui possiamo dire con certezza che non produrrà effetti collaterali negativi da quando viene iniettato fino ai dieci anni successivi”.

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