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Le Pen, addio sovranismo. Ora scarica Putin e copia Giorgia Meloni. La “strategia” per diventare Presidente

Pubblicato il 15/03/2024 15:18 - Aggiornato il 15/03/2024 15:21

La Francia sta entrando in campagna elettorale. E Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, è quotato intorno al 30% dei consensi. Mentre Macron è in costante calo, fra il 18 e il 20%. Ai francesi non piace il tono guerrafondaio assunto dal Presidente francese, mentre il livello di sopportazione per le tensioni sui migranti è ai minimi termini. Normale dunque che Le Pen ottenga un buon risultato. Ma Marine, già scottata da due sconfitte al ballottaggio per la Presidenza della Repubblica, stavolta ha deciso di cambiare strategia. E di “copiare Madame Meloni”. Sì, perché la strategia della leader di Rassemblement sembra presa pari pari da quella del nostro Premier. Così, con una svolta di 360 gradi, Le Pen ha scaricato Putin affermando che “gli ucraini sono eroici”. Ed entrando a pieno titolo fra i personaggi graditi Oltreoceano. (continua dopo la foto)

Marine stavolta punta alla presidenza, certa di poter approfittare della crisi di Macron e di tutti i partiti tradizionali. La sua speranza è che dopo il voto di giugno si rimescolino le carte. Se Von der Leyen non verrà rieletta, spera che venga tolto il veto che impedisce a Rassemblement di far parte della maggioranza di governo europea. E dopo tre anni al governo della Ue, probabilmente finirebbero le perplessità sul suo conto che caratterizzano ancora la maggioranza dell’elettorato francese. A suo favore gioca anche la presenza alla sua destra di Reconquete, partito fondato da Eric Zemmour dove milita come vice Marion Marechal, la nipote di Le Pen che ha abbandonato la zia non accettando l’ammorbidimento di molte sue posizioni. (continua dopo la foto)

Vero che Reconquete drena circa un 7% di voti a destra, ma la sua esistenza permette a Marine di assumere connotati più centristi. Liberandosi delle vecchie accuse di “neofascismo”. La scomparsa dei gollisti, messi in crisi da Sarkozy e poi affossati da Fillon, che sta scontando una condanna a cinque anni di carcere per frode e abuso di fondi, fa decisamente il suo gioco. Ma l’accreditamento internazionale di cui necessita può venire solo dall’Unione Europea. E da Oltreoceano. Ecco quindi che la Le Pen ha smorzato i toni critici verso Bruxelles, punta a entrare nella maggioranza in Parlamento Europeo e ora spezza il vecchio legame con Putin schierandosi decisamente con i sostenitori dell’Ucraina. E’ proprio vero che si nasce incendiari e si muore pompieri.

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