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“Le mascherine? Inutili contro il Covid”: lo studio che abbatte uno dei totem della lotta al virus

Pubblicato il 10/05/2022 09:47

Le mascherine sono davvero state così preziose nella lotta al Covid? Il governo italiano continua a difenderle, obbligando i cittadini a utilizzarle ancora in determinati contesti. Alcuni studi, però, sembrano puntare in direzione diametralmente opposta, evidenziando come, addirittura, nei Paesi in cui i dispositivi di protezione per il viso sono stati imposti alla popolazione, il numero di morti sarebbe addirittura più alto che altrove. Numeri che stonano decisamente con annunci come quello fatto dal virologo Roberto Burioni durante l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa: “Indossando una Ffp2, le probabilità di contagiarsi diminuiscono dell’83%”.

Sulle pagine della Verità, Alessandro Rico ha riportato i risultati di uno studio condotto dall’università di San Paolo e pubblicato sulla rivista medica Cureus. Gli autori della ricerca hanno messo a confronto i dati provenienti da 35 Paesi europei, Italia compresa, concludendo: “Gli Stati con un alto livello di ottemperanza all’imperativo di indossare mascherine non hanno avuto risultati migliori di quelli con scarso utilizzo”. Una tesi non lontana da quella sostenuta già a novembre 2020 da un studio pubblicato sulla Cochrane Library: “Non è possibile dimostrare una chiara riduzione nell’infezione respiratoria virale con l’utilizzo di mascherine chirurgiche”.

Il professor Beny Spira, tra gli autori della ricerca svolta a San Paolo, ha segnalato inoltre come le analisi che incoraggiavano l’impiego delle protezioni facciali erano limitate all’estate e all’inizio dell’autunno 2020. La sua, invece, tiene in considerazione il periodo 2020-21, con la comparsa della prima variante del Covid. I risultati dello studio sembrano dunque supportare quanto dichiarato nei giorni scorsi anche da esperti italiani come Andrea Crisanti e Maria Rita Gismondo, secondo i quali con la comparsa di Omicron e le sue sottovarianti la barriera fornita dalle mascherine diventa sempre più frangibile.

Dallo studio è emerso come più mascherine sono associate a più contagi e più morti. Anche se non possono essere tratte “conclusioni sui nessi causa-effetto”, “l’assenza di correlazioni negative tra impiego della mascherina e casi e decessi da Covid-19 dimostra che il ricorso massiccio e coercitivo alle mascherine non è stato in grado di ridurre la trasmissione”. Anzi, “potrebbe aver avuto conseguenze dannose indesiderate”.

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