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L’accusa dell’ex capo dei servizi segreti inglesi: “Virus creato in un laboratorio in Cina”

Pubblicato il 06/06/2020 12:13

Altro che pandolino e pipistrelli come credono i nostri viroligi. Per Sir Richard Dearlove, ex capo dei servizi segreti inglesi, è chiaro che il coronavirus “sia stato creato dall’uomo in un laboratorio in Cina e si sia propagato nel mondo in seguito a un incidente”. 

Sir Dearlove poggia la sua tesi sulla base di uno studio condotto dagli accademici del St George’s Hospital dell’Università di Londra e da virologi norvegesi. “Il riformista” spiega che tale studio sembrerebbe evidenziare l’esistenza di elementi chiave nella sequenza genetica del virus che sarebbero stati “inseriti” e potrebbero non essersi evoluti naturalmente. 

Inoltre, “le sezioni inserite nella superficie della proteina spike di Sars-CoV-2” spiegherebbero come il virus si leghi alle cellule umane. 

Quindi, al contrario dell’idea comune secondo cui il virus abbia effettuato il salto di specie probabilmente dal pipistrello all’uomo, per l’ex capo dei servizi segreti inglesi i cinesi hanno condotto esperimenti sui pipistrelli quando il virus, per un incidente, si è propagato da un laboratorio di Wuhan.

Se così venisse dimostrato la Cina pagherebbe amaramente i danni causati dal Coronavirus ai Paesi che le ‘faranno causa’. Basti pensare alle gravissime e senza precedenti conseguenze che questo disastro ha provocato. 

Non mancano le polemiche. Il giornale “Il riformista” riferisce che uno degli autori, John Frederick Moxnes, principale consulente scientifico dell’esercito norvegese, ha chiesto di ritirare il suo nome dallo studio, più volte riscritto e non ancora pubblicato su alcuna rivisita scientifica.