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La rivincita dello spumante italiano: un 2021 da record nonostante l’ostracismo dell’Ue

Pubblicato il 21/12/2021 11:24

C’è un’Unione Europea che ha messo da tempo nel mirino le eccellenze italiane, puntando il dito contro gli alcolici prodotti nel Bel Paese ed esportati in tutto il mondo: invece di invitare a un uso moderato, Bruxelles ha deciso di dichiarare guerra totale al consumo, mettendo a serio rischio un settore che vede impiegati migliaia e migliaia di lavoratori lungo tutto lo Stivale. Dall’altra parte, però, ci sono le bollicine tricolore apprezzate in tutto il mondo, quelle dello spumante, richiestissime con l’avvicinarsi delle feste a conferma dell’altissima qualità delle nostre bottiglie.

Come raccontato da Luciano Ferrararo sulle pagine del Corriere della Sera, il 2021 è stata un’annata di grandi soddisfazioni per il nostro spumante, culminate nella bottiglia stappata da Max Verstappen al momento della vittoria del Mondiale Piloti di Formula Uno. E gli ultimi giorni dell’anno saranno altrettanto ricchi di soddisfazioni: per le feste saranno stappate 316 milioni di bottiglie, poco più di un terzo di una produzione mai così grande, con 900 milioni di bottiglie consumate tra gennaio e dicembre.

Secondo l’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini-Ismea, da Natale a Capodanno saranno riempiti circa 2 miliardi di calici di bollicine made in Italy, un brindisi dal valore complessivo di 236 milioni di euro. Molte cantine hanno addirittura chiuso i rubinetti già a ottobre, dichiarando il tutto esaurito con largo anticipo. A confermare uno status in costante ascesa, anche la lunga lista di celebrità che hanno deciso di entrare nel settore: la top model Cara Delevigne si è lanciata nella produzione di Prosecco Docg a Valdobbiadene, mentre la scrittrice svedese Camilla Läckberg ha selezionato il Prosecco come protagonista dei suoi romanzi.

Rispetto allo scorso anno, le stime dell’Osservatorio Uiv-Ismea parlano di un aumento nei consumi del 18,3%, +50% rispetto al 2016. Tre bottiglie su quattro saranno destinate all’estero, mentre 88 milioni finiranno sulle tavole degli italiani durante le feste. Chissà se, dalle parti di Bruxelles, a qualcuno non verrà un proverbiale attacco di bile.

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