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La rabbia dei ristoratori toscani: in marcia da Firenze a Roma per dire “basta” a Conte

Pubblicato il 26/10/2020 10:06

I ristoratori toscani hanno deciso di mettersi in marcia per protestare contro le nuove misure adottate dal governo Conte, che obbligando i locali a chiudere alle 18 rischia di mettere definitivamente in ginocchio un settore già in difficoltà, costretto soltanto pochi mesi fa a tenere le serrande abbassate a causa della pandemia. Il gruppo “Ristoratori Toscana” ha scelto un giorno simbolico, quel 4 novembre che è anche l’anniversario dell’alluvione di Firenze del 1966, per far sentire la propria voce. E dire basta di fronte all’ennesima ingiustizia.

La rabbia dei ristoratori toscani: in marcia da Firenze a Roma per dire "basta" a Conte

Una lunga marcia dal nome “Il Cammino degli inessenziali” e che partirà proprio dalla Toscana per arrivare, tutti insieme, a piedi fino a Roma. Appuntamento finale Palazzo Chigi, dove i ristoratori si raduneranno per protestare. In totale, un cammino dalla durata di una decina di giorni, sulla falsariga della protesta contro la tassa sul sale indetta da Mahatma Gandhi in India nel 1930. Prima di partire, i manifestanti srotoleranno su Ponte Vecchio a Firenze degli striscioni in cui sintetizzeranno le loro richieste al governo. Poi, tutti insieme lungo la Via Francigena. Un’idea già applaudita da molto utenti sui social e che potrebbe essere replicata altrove.

La rabbia dei ristoratori toscani: in marcia da Firenze a Roma per dire "basta" a Conte

Il presidente dell’associazione Ristoratori Toscana Pasquale Naccari ha annunciato così l’iniziativa: “Il nostro ‘Cammino degli inessenziali’ si ispira alla ‘Marcia del Sale’: una manifestazione pacifica e silenziosa per chiedere alle istituzioni la possibilità di poter sopravvivere. Abbiamo deciso che partiremo il 4 novembre perché questa è una data simbolica per Firenze, il giorno dell’Alluvione, della città che si rimbocca le maniche e rinasce dalle macerie. Anche noi siamo pronti a fare lo stesso, siamo pronti a stringere i denti per poi ripartire. E abbiamo scelto di far partire la nostra manifestazione da Ponte Vecchio perché il ponte è un passaggio tra un oggi drammatico e un futuro più sereno”.

La rabbia dei ristoratori toscani: in marcia da Firenze a Roma per dire "basta" a Conte

Lungo la strada, ai ristoratori fiorentini se ne uniranno altri provenienti dalle diverse città della Toscana, che poi proseguiranno insieme a loro fino a Roma. Quello che chiedono al governo è “la possibilità di sopravvivere”: tra le proposte, la sospensione delle tasse, l’abbattimento del canone di affitto, un fondo perduto per il periodo in cui sarà imposto loro di chiudere e un credito d’imposta proporzionale alle perdite nel fatturato. Nel frattempo, diversi imprenditori hanno annunciato una serrata per protesta contro il governo, a conferma di un clima di tensione crescente.

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