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“La mia vita stravolta dal vaccino”: Invisibili, un documentario per dar voce a chi soffre ancora per gli effetti collaterali

Pubblicato il 19/09/2022 11:56

Un video documentario per raccontare gli effetti avversi dei vaccini, storie di persone che si sono trovate improvvisamente a fare i conti con le gravi conseguenze della somministrazione dei farmaci sul proprio corpo e che a lungo sono rimaste inascoltate, nell’Italia di Giuseppe Conte prima e Mario Draghi poi. Nasce così Invisibili, prodotto da Play Master Movie con la regia di Paolo Cassina e che ha visto la luce grazie al contributo dei cittadini, che hanno partecipato alla raccolta fondi organizzata per permettere a questo documento di venire alla luce.

Nel filmato, che potete trovare in versione integrale a questo link, si alternano le voci e i volti di chi ancora oggi deve lottare per vedere riconosciuto il proprio diritto a un aiuto, dopo aver subito gravi conseguenze per la vaccinazione da Covid. Racconti come quello di Chiara, milanese: “Il 1 novembre mi sono sottoposta all’inoculazione con Pfizer. Dopo soltanto 24 ore ho iniziato a sentire secchezza delle fauci, dolori articolari, un dolore fortissimo sotto l’ascella sinistra. Cinque giorni dopo sono finita in pronto soccorso per una paralisi al lato sinistro del volto”.

Col passare dei mesi Chiara ha visitato allergologi, immunologi, esperti di ogni tipo. Ma continua a sentire stanchezza costante, riuscendo appena a lavorare e tornare subito a casa per riposarsi. Una storia non troppo diversa da quella di Michele, Roma, che dopo il vaccino ha iniziato a sentire stanchezza, febbre alta e un dolore al petto durato giorni. “Mi hanno detto che erano effetti collaterali normali, di non spaventarmi. Sono andato in vacanza in Grecia e lì ho accusato un grave malore, dopo il quale mi è stata diagnosticata una forte pericardite”.

E ancora Cristiana da Pavia, che dopo la prima dose di Pfizer ha sentito come una morsa scattata improvvisamente intorno alla gamba sinistra e nonostante questo non ha potuto sottrarasi alla seconda inoculazione, in un’Italia che non lasciava scelta a chi voleva continuare a lavorare e vivere normalmente. I sintomi a quel punto sono peggiorati, accompagnati dal calo della vista e dalla tachicardia, con i quali ancora oggi la donna è costretta a convivere. Tante vite stravolte, tante voci rimaste inascoltate per mesi. In un’Italia in cui soltanto oggi, a fatica, si inizia ad ammettere che i vaccini non solo non erano efficaci come promesso, ma nemmeno così sicuri.

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