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La meravigliosa ricetta di Prodi: sì al Mes e Berlusconi in maggioranza

Pubblicato il 09/07/2020 11:48

Come un’anticipazione di fine puntata in una serie televisiva, che alza il sipario su quanto vedremo nel prossimo episodio, Romano Prodi ha mostrato agli italiani una succosa anticipazione dei giorni a venire. Dal palco di Repubblica delle Idee, kermesse in scena a Bologna, il Professore ha risposto alle domande del direttore dell’Espresso Marco Damilano chiarendo per l’ennesima volta, ce ne fosse bisogno, la linea dem su uno dei nodi più spinosi con i quali il governo dovrà confrontarsi a breve: i soldi del Mes. Soldi di cui, ha spiegato Prodi, “abbiamo assoluto bisogno per la nostra sanità” e che “rappresentano una scommessa nella quale non abbiamo nulla da perdere”.

La meravigliosa ricetta di Prodi: sì al Mes e Berlusconi in maggioranza

Ancora una volta, dunque, il Pd torna alla carica con la narrazione di un Fondo messo a disposizione dall’Europa in maniera totalmente disinteressata, senza condizionalità da rispettare e pericoli futuri. In barba agli appelli dei tanti economisti che in queste settimane si sono sbracciati per sottolineare i rischi di un’eventuale adesione al Meccanismo di Stabilità Europeo. E aprendo all’ipotesi di un Silvio Berlusconi di colpo in maggioranza, onde evitare pericolosi scossoni che potrebbero travolgere il governo. Quel Berlusconi che un tempo era stato avversario di Prodi alle elezioni e che ora è invece visto come grimaldello per scardinare la cassaforte del Mes.

La meravigliosa ricetta di Prodi: sì al Mes e Berlusconi in maggioranza

“Può succedere qualche cambiamento nella maggioranza, non mi sorprenderebbe – ha aggiunto Prodi – perché quello del Mes è un tema importante ed è su questi temi che si cambiano le alleanze”. Il messaggio, insomma, è chiaro: le manovre per convincere una parte sempre più ampia dello schieramento parlamentare a optare per il sì sono già iniziate. Con il premier Conte passato a sua volta da un secco “no” a un ben più accomodante “pensiamoci”. Qualora però una parte dei Cinque Stelle dovesse continuare con le barricate, la soluzione è già pronta, con il Cavaliere pronto a indossare i panni del leader responsabile e l’Europa a benedire la nuova alleanza.

La meravigliosa ricetta di Prodi: sì al Mes e Berlusconi in maggioranza

La Francia ma soprattutto la Germania, assicura Prodi, hanno d’altronde capito che “da soli nessuno può farcela, anche perché nel frattempo c’è un arretramento delle democrazie in tutto il mondo”. E dunque sono tutti pronti a tendere la mano all’Italia. Una mano che non nasconde nessun tentativo di influenzare ulteriormente, in futuro, le nostre politiche economiche. Nessun obbligo, nessuna condizione. “Se poi dovessero venir fuori vorrà dire che restituiremo i 36 milioni”. L’importante, però, è che in questo momento l’adesione non sia in discussione.

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