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La Fornero “piange” ancora (e si vanta): “Ho bisogno della scorta, ma in realtà…”. Ecco cosa pretende ora dagli italiani

Pubblicato il 02/04/2024 18:16

Elsa Fornero ha 75 anni e una fama che si porterà dietro per sempre. E che deriva dall’aver firmato una riforma delle pensioni che ancora oggi è oggetto di critiche e discussioni. Ministro delle Politiche Sociali dal 2011 al 2013 nel governo Monti, a sua volta passato alla storia per aver imposto all’Italia durissime politiche di austerity con risutati a dir poco discutibili, la Fornero è nota anche per le lacrime versate in conferenza stampa mentre illustrava la legge che porta il suo nome. E che continua, come ha detto in un’intervista a La Stampa, a crearle non pochi problemi. “Ancora oggi, durante gli eventi pubblici”, si è lamentata l’ex Ministro, “ci sono due bravissimi agenti che mi fanno da scorta”. Insomma, gli italiani non hanno conservato un bel ricordo del suo passaggio al Governo. Ma Fornero accompagna la sua “denuncia” con una rivendicazione: “Ho bisogno della scorta, ma sono colpevole solo di aver salvaguardato i conti pubblici”, afferma. (continua dopo la foto)

Quindi, è sottinteso, gli italiani dovrebbero ringraziarla per avere la legge sulle pensioni fra le più dure d’Europa. Che penalizza soprattutto i giovani. Chi ha iniziato a lavorare nel 2020, per esempio, ha come prospettiva di andare in pensione a 71 anni. Solo la Danimarca riporta un dato peggiore (74). Mentre ad esempio in Germania i giovani andranno in pensione a 67 anni e in Francia e Grecia a 66. In Spagna, addirittura a 65. Non solo: il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo puro ha fatto sì che nel nostro Paese le pensioni siano particolarmente basse. “Non è certamente una riforma perfetta”, ammette la Fornero. “Ma era il massimo che potevamo fare nelle poche settimane che abbiamo avuto a disposizione prima che la situazione del Paese precipitasse”. (continua dopo la foto)

Le stime dicono che l’ex Ministro, con la sua riforma, abbia fatto risparmiare 80 miliardi all’Erario. Ma ha anche creato 170.000 “esodati” senza lavoro né pensione, un costo sociale altissimo, e condizioni di vita peggiori per i pensionati. I motivi sono da ricercare sicuramente nel ricambio insufficiente fra chi lascia il mondo del lavoro e chi invece vi entra. Ma questo è un problema che riguarda tutti i Paesi europei. Come risolverlo, dovrebbero deciderlo la politica e l’economia. La strada scelta è stata quella dell’austerity, ma senza un cambio di rotta globale non si potrà solo costringere la gente a lavorare sino a un’età in cui si dovrebbe godere del meritato riposo dopo una vita di fatiche. Perché in ogni caso non basterà. Specie ora che le intelligenze artificiali causeranno la perdita di molti posti di lavoro. (continua dopo la foto)

Ma di questo Fornero non si preoccupa. Secondo lei, “a causa delle strumentalizzazioni capziose e in malafede di una parte della politica” riguardanti la sua riforma, è ancora in atto una campagna d’odio nei suoi confronti. “Ricevo ancora quotidianamente tantissime mail di odio e offese, e per questo sono costretta ad andare in giro con la scorta”. Invece, secondo lei gli italiani dovrebbero solo ringraziarla. “Non avevamo alternative allora e ne abbiamo poche anche oggi”, afferma. “Tanto è vero che chi prende i voti con la promessa di superare la Fornero, poi deve accontentarsi di piccole modifiche”. Il che, va detto, è anche vero. Ma forse bisognerebbe cominciare a pensare a politiche economiche, non solo in Italia, diverse dalla sola austerity, che di vantaggi ai cittadini di sicuro non ne ha mai portati. Soprattutto ora che le novità tecnologiche stanno delineando una società completamente nuova e diversa. Che avrà bisogno di politiche nuove e diverse.

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