x

x

Vai al contenuto

Tasse, in arrivo una rivoluzione. Come e quanto pagheremo con la “nuova Flat Tax”

Pubblicato il 22/11/2022 09:35 - Aggiornato il 22/11/2022 10:26

Una delle bandiere della coalizione di centrodestra durante l’ultima campagna elettorale, la flat tax, è entrata ufficialmente nella manovra in esame al Consiglio dei ministri. Cambiando però volto. Oltre a un aumento della soglia da 65 mila a 85 mila euro per poter beneficiare del regime agevolato, infatti, è in arrivo anche una clausola anti-evasione della tassa piatta al 15%. Modifiche alle quali potrebbe aggiungersi anche la cosiddetta “flat tax incrementale”, sulla quale però il dibattito è ancora aperto. Quale forma avrà, dunque, la nuova imposta? Come spiegato dal Sole 24 Ore la tassa, cavallo di battaglia di lunga data della Lega, sarà accompagnata da un rialzo della soglia di ricavi e compensi che consente di applicare un’imposta forfettaria del 15%, sostitutiva di Irpef, Irap e Iva, e che passerà da 65 mila a 85 mila euro. Numeri alla mano, le partite Iva interessate a entrare nel nuovo regime saranno poco più di 100 mila. (Continua a leggere dopo la foto)

Tra le novità in arrivo si sta delineando anche una “tagliola anti-evasione”, un meccanismo pensato per espellere dal regime forfettario chi fornirà informazioni false su redditi e fatturati. Con l’attuale meccanismo, un partita Iva potrà sforare la soglia dei 65 mila euro senza subire ripercussioni fiscali immediate. In base a quanto previsto dalla legge di Bilancio, chi a partire dal 2023 avrà compensi o ricavi superiori a 100 mila euro uscirà immediatamente dal regime forfettario e dal momento in cui registra lo sforamento dei 100mila tornerà anche ad emettere fatture Iva. (Continua a leggere dopo la foto)

Allo stesso modo, chi supererà la nuova soglia degli 85 mila pure restando sotto i 100 mila euro di ricavi o compensi uscirà dal regime forfettario a partire dall’anno successivo e dunque dal 2024. Il provvedimento potrebbe comunque mutare ulteriormente anche sulle base delle indicazioni del ministero dell’Economia, che ha sottolineato il rischio di una sotto-fatturazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel processo di revisione del sistema agevolato entra anche la “flat tax incrementale”, che sarà riservata ai soli contribuenti titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra gli i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti. La tassazione sarà riservata ai soli lavoratori autonomi con esclusione dei redditi da lavoro dipendente.

Ti potrebbe interessare anche: “Ma come…” Cassese difende il governo sui migranti e in studio cala il silenzio. Parenzo e De Gregori gelati (il VIDEO)