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La crisi è ormai alle porte: da Boschi a Delrio, ecco come cambierà il governo

Pubblicato il 12/01/2021 11:14

Resistere nonostante tutto e tutti, con l’appoggio di “responsabili” veri o presunti in arrivo per prestare soccorso. O forse cedere all’ipotesi di un “rimpastino” per tacitare gli animi più accalorati. Meglio ancora, creare un vero e proprio Conte-ter, con nuovi, più solidi equilibri. Sempre con il rischio, però, che tutto si sfaldi come un castello di carta e che l’unica strada praticabile sia quella del voto. Tutti scenari che si rincorrono da settimane ormai, con la crisi che si fa sempre più vicina: Matteo Renzi è andato ormai decisamente oltre nelle bordate lanciate contro l’esecutivo e una marcia indietro totale non sembra ormai più ipotizzabile, pena il pubblico sbugiardamento. E così all’Avvocato del Popolo non resta che ragionare sul modo migliore per affrontare la tempesta in arrivo, sempre più imminente.

La crisi è ormai alle porte: da Boschi a Delrio, ecco come cambierà il governo

Da giorni, ormai, i partiti di governo hanno smesso di interessarsi della crisi che si è abbattuta sui cittadini per concentrare i loro sforzi, piuttosto, su un obiettivo ben più nobile: salvare la poltrona. Con trattative e limature finalizzate a evitare che si torni alle urne, ipotesi ovviamente sgradita a tutti. Per superare lo stallo, il primo punto sarà convincere Conte a cedere la delega ai Servizi segreti, che il premier ha tenuto stretta per sé. Renzi su questo non vuole sentire ragioni e così, alla fine, è probabile che il presidente del Consiglio ceda. L’ipotesi al momento più accreditata è che venga ceduta a Luciana Lamorgese, che lascerebbe il suo attuale posto al Viminale. Una casella che, a quel punto, farebbe gola a Italia Viva, pronta a candidare Ettore Rosato come prossimo ministro degli Interni.

La crisi è ormai alle porte: da Boschi a Delrio, ecco come cambierà il governo

Un gioco a incastri che, come evidente, non può non passare dalla necessità di accontentare le tante mire del Rottamatore. Renzi ha altri due nomi importanti da spendere, per i quali vuole posti al sole in primissima fila: l’immancabile Maria Elena Boschi, che aspira al ministero del Lavoro ma potrebbe finire anche alla Difesa o agli Esteri, e la ligure Raffaella Paita, prossima a diventare sottosegretaria. Le resistenze più grosse da vincere sono, sopratutto per la Boschi, quelle dei Cinque Stelle, che temono sopratutto un piano di Renzi per iniziare a smantellare gradualmente il reddito di cittadinanza, misura mai andata troppo a genio al Rottamatore. E poi c’è il Pd, che a sua volta avanza molte mire.

La crisi è ormai alle porte: da Boschi a Delrio, ecco come cambierà il governo

I dem vorrebbero piazzare qualche nome di peso per bilanciare la situazione che andrà a crearsi: Graziano Delrio ai Trasporti è tra le candidature più forti, ma il colpo grosso, come rivelato dal Corriere della Sera, potrebbe essere piazzare un proprio uomo come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Due gli aspiranti: Goffredo Bettini e il vice di Zingaretti Andrea Orlando. A quest’ultimo, in alternativa, potrebbe andare il ministero dell’Ambiente. Sempre che la crisi, alla fine, non sfugga a tutti di mano.

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